Napoli, Lukaku: "Al Chelsea volevano mettermi in una scatola. Conte come Guardiola, la sua frase su Lautaro..."

L'attaccante del Napoli, Romelu Lukaku ha concesso una lunga intervista al podcast "Friends of Sport" in cui ha parlato del suo futuro con la nazionale del Belgio, da cui si è preso una piccola pausa, ma anche delle difficoltà avute in questi anni nella gestione emotiva del suo percorso col Chelsea e non solo.NON SENTO IL FUOCO DENTRO - "Spero di poter riscoprire la passione di giocare per il Belgio, che il fuoco mi bruci nuovamente per i Red Devils. (Calciomercato.com)

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In quel momento io e Lautaro sapevamo che dovevamo passarci il pallone l'uno con l'altro e che le qualità di Lautaro calzavano perfettamente con le mie». «La prima volta in Italia ricordo che Antonio Conte mi disse letteralmente chiaramente: “Nel mio sistema di gioco non puoi tenere troppo il pallone, devi ridarlo subito indietro, non devi giocare come Lautaro”. (ilmattino.it)

Nazionale? "Spero di riscoprire la passione di giocare per la Nazionale, che il fuoco mi bruci nuovamente per i Red Devils. Dopo il Qatar ho pianto ogni giorno per settimane. Il prossimo obiettivo è il Mondiale tra due anni e sembra ancora lontanissimo. (Fantacalcio ®)

Il centravanti del Napoli Romelu Lukaku è protagonista di un’intervista senza filtri: il messaggio alla selezione belga è da non perdere. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)

Napoli, Lukaku esalta Conte: «Crea una grande unità di gruppo. Io e Kvara? Ci troviamo come capitava con Lautaro»

Big Rom si è raccontato al podcast belga ‘Friends for Sports’ a 360 gradi. NAPOLI – Antonio Conte tra i migliori allenatori al mondo. (ilmessaggero.it)

Lukaku: "Voglio il Mondiale, ma perché andare in nazionale ora che sto crescendo col Napoli?" “Nel mio primo colloquio con Domenico Tedesco volevo dirgli che avrei voluto lasciare la nazionale. Avevo già fatto quello che dovevo fare. (Tutto Napoli)

“In Inghilterra volevano mettermi in una scatola" - ha detto Lukaku - "Vedono qualcuno costruito come me e pensano: è il nuovo Drogba. Ma io non sono così. Didier era più spalle alla porta, riusciva a tenere palla indipendentemente da dove la giocassi. (CalcioNapoli24)