Made in Italy, 23mila imprese prede dei dazi. Bce: "Le tariffe si mangiano lo 0,3% del Pil Ue"
Sono più di 23mila le imprese italiane «vulnerabili» sul fronte dell'export, e quindi a rischio, per le minacce di dazi imposti dagli Stati Uniti. La fotografia è stata scattata dall'Istat nel rapporto sulla competitività dei settori produttivi. Si tratta di aziende concentrate geograficamente in pochi mercati di sbocco e su pochi prodotti, e che hanno una quota rilevante del proprio fatturato legato proprio alle esportazioni. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Le imprese italiane restano altamente dipendenti dall’estero, sia a livello di export che di import. E questo, in un momento di instabilità internazionale, non può che pesare sulla performance industriale: nel 2024 si è registrato un calo del 3,4% del fatturato dell’industria italiana. (Assinews)
ALESSANDRIA – Anche in provincia di Alessandria, territorio dalla spiccata attitudine all’export, aumentano i timori per i dazi statunitensi su diversi beni. Le preoccupazioni riguardano in particolare per i settori italiani e alessandrini dell’acciaio e alluminio, della metalmeccanica, agroalimentare, vini e spirits e per le filiere produttive di riferimento. (Radio Gold)
Oggi abbiamo avviato un confronto costruttivo con tutte le parti coinvolte, ci auguriamo di arrivare velocemente a una soluzione condivisa che avvii un nuovo capitolo della strategia nazionale per i dispositivi medici”. (Il Giornale d'Italia)
Farmaci. Attenzione ai dazi Usa. Istat: Italia rimane forte in export, ma il 23% delle operazioni è vulnerabile a trend mercato estero (Quotidiano Sanità)
Tra i settori che hanno registrato variazioni positive e significative, spiccano la farmaceutica (+8,2%), la riparazione e manutenzione di macchinari (+6,5%), altri prodotti manifatturieri (+3,0%) e le bevande (+1,5%), grazie soprattutto alle buone performance delle vendite sui mercati esteri. (Business Community)
Prodotti farmaceutici e macchinari italiani sono maggiormente esposti alla politica aggressiva americana dei dazi. Questo perché, rispetto al 2019, nel 2024 le vendite dei prodotti italiani verso gli Stati Uniti sono aumentate del 42,2% in particolare per i prodotti farmaceutici e i macchinari. (Italia Oggi)