Metropolis/532 - 'Pentimento lento'. Che segreti potrà rivelare Sandokan? Con Abbate, Baldino, Boralevi, Nardella, Nevi, Olivero, Salvatori e Sannino

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Repubblica TV INTERNO

Francesco Schiavone, noto come " Sandokan ", collaborerà con la giustizia. Il super pentito era a capo di una delle cosche più temibili nella galassia della criminalità organizzata, quella dei casalesi : quali segreti può svelare? Poi, la politica: dalle candidature europee del Pd , che fanno ribollire i malumori interni, ai nuovi sondaggi , con la Lega in crisi. A far discutere oggi è un post sulla scuola. (Repubblica TV)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Con un metodo, una strategia: cercando soprattutto di farli apparire come degli inetti e ridicolizzandoli in ogni modo. Un’ossessione: screditare i pentiti. (La Repubblica)

In tanti passano dal suo stu… «Dovrebbe chiedere perdono a tutti i cittadini di Casal di Principe e a tutta quella gente che ha fatto piangere, umiliato e offeso con la violenza delle armi». (La Repubblica)

Oppure è stata una malattia a fiaccarne la sua resistenza, come è successo a Matteo Messina Denaro il quale, però, prima è riuscito a godersi trent’anni di latitanza. Forse 26 anni di vita trascorsi al 41 bis alla fine sono diventati troppi anche per lui. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Dalla predica al delirio, il passo è breve, ma quando c'è Roberto Saviano di mezzo, tutto è possibile. Nel giorno del pentimento di Francesco Schiavone, "Sandokan", boss dei Casalesi, lo scrittore si è scatenato sui social più di un Fedez quando annuncia l'acquisto di una Ferrari. (Secolo d'Italia)

Aumentate le misure di sicurezza ne confronti di Francesco Schiavone, 70 anni, detto Sandokan, l’ex capo dei casalesi divenuto collaboratore di giustizia dopo 26 anni di carcere. Schiavone è recluso al 41 bis «in una stanza singola e videosorvegliata» nel carcere dell’Aquila. (napoli.corriere.it)

La notizia del pentimento di Francesco Schiavone, detto “Sandokan”, 70 anni, capo storico del clan camorristico dei Casalesi, potrebbe avere ripercussioni anche sulla sua “nuova” vita da detenuto all’Aquila, dove è stato trasferito di recente, da Parma, nell’ala del carcere delle Costarelle riservata al regime del 41bis. (ilmessaggero.it)