Pino Roveredo, è morto lo scrittore degli ultimi
“Quando i disturbi diventano più forti della speranza e ti rimane solo l’uso del saluto...”: sono le ultime parole di Pino Roveredo su Facebook, il 1° dicembre 2022. Autore di romanzi, racconti e testi teatrali, vincitore del Premio Campiello nel 2005 con Mandami a dire (Bompiani), Roveredo ha finito il suo viaggio terreno nella notte tra venerdì 20 e sabato 21 gennaio. Nato a Trieste, aveva sessantanove anni ed era malato da tempo. (la Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
Gli “ultimi” al centro del romanzo. E a Trieste è nato il 16 ottobre 1954. (Il Fatto Quotidiano)
«Mi ricordo che da ragazzini, nei miei primi giri in tribunale, un’assistente sociale ipotizzò per me il ruolo futuro di persona irrecuperabile. Sono quarant’anni che, con tutti i muscoli che posso, riesco a smentirla ogni giorno, un giorno». (Il Messaggero Veneto)
Di CRISTINA TAGLIETTI Autore triestino di narrativa e di teatro, nel romanzo d’esordio «Capriole in salita» raccontò la sua vita tra alcol, carcere e manicomio. Con i racconti di «Mandami a dire» vinse il premio Campiello nel 2005, a pari merito con Antonio Scurati (Corriere della Sera)
Cristina Benussi La produzione (Il Piccolo)
Preferiva farsi chiamare autista delle parole. «Sono diventato popolare raccontando il mio lato peggiore», diceva. Infanzia povera e durissima, passò dal carcere ai premi letterari. Allergico ai salotti, raccontò la Trieste di schiena Addio a Roveredo, morto a 69 anni a Trieste lo scrittore che raccontò la vita dei vinti (Il Piccolo)
Addio Pino Roveredo, i ricordi degli amici: «Sul molo Audace sognava l’Oriente guardando i monti» Gli incontri, l’impegno, le risate. Lo scrittore rivive nelle parole di Paolo Rumiz, Matteo Oleotto e don Mario Vatta (Il Piccolo)