Ue su Musk e le interferenze politiche in Europa, “sospette violazioni”: l’Italia può fare accordi

Il governo italiano è in trattativa con SpaceX di Elon Musk per un possibile accordo da 1,5 miliardi di euro per le telecomunicazioni. La mossa ha destato l'allarme in Ue, sia sotto il profilo della sicurezza sia fra chi guarda con sospetto all'asse Meloni-Musk-Trump. Musk ha scritto su X che è “pronto a fornire all'Italia la connettività più sicura e avanzata”. Bloomberg rivela che il contratto avrebbe una durata di cinque anni e sarebbe già stato approvato dai servizi segreti italiani e dal Ministero della Difesa. (QuiFinanza)

Su altri giornali

SpaceX, Calenda: "Storia disdicevole per l'Italia. Meloni chiarisca in Parlamento" 07 gennaio 2025 (Il Sole 24 ORE)

C’è chi ha evitato di alzare troppo i toni, come il cancelliere tedesco Olaf Scholz, chi è andato allo scontro, come il premier britannico Keir Starmer, chi non ha commentato perché ancora non tirato in ballo. (Il Fatto Quotidiano)

Stavolta il miliardario ha fatto riemergere con un post su X lo scandalo relativo alle bande di uomini che, per decenni, hanno adescato e stuprato ragazze in Inghilterra. Elon Musk torna a far discutere con una nuova, l'ennesima, interferenza politica. (ilmessaggero.it)

Ue: «X non può avvantaggiare alcuni candidati»

Nessuna grande nazione europea sembra riuscire a sfuggire a Elon Musk, il potente miliardario americano che da qualche settimana si sta dimostrando sempre... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Che possiede - e guarda con preoccupazione ai prossimi passi dell’uomo più ricco del mondo, specie nel quadro delle elezioni in Germania, dove il patron di Tesla si è apertamente schierato con l’estrema destra di Alternative für Deutschland (Afd) tanto che, giovedì prossimo, pare sia deciso ad organizzare uno streaming con la sua leader Alice Weidel. (Il Sole 24 ORE)

Nel mirino di Bruxelles c’è X, il social media di proprietà di Musk, che in quanto piattaforma con circa 112 milioni di utenti nell’Ue ricade della giurisdizione europea ed è già da metà dicembre sotto procedimento formale da parte delle Commissione. (il manifesto)