Mic: Iv, 'petizione per dimissioni Sangiuliano'
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“Il ministro Sangiuliano non solo ha mentito, non solo con il suo comportamento ha esposto Pompei, patria della cultura, al ridicolo, ma ha anche messo a rischio la sicurezza del G7”. Lo si legge nel testo della petizione, firmata dal senatore Ivan Scalfarotto, con cui Italia Viva chiede le dimissioni del ministro. “Per questo la sua presenza al governo in un ruolo così delicato non è più sostenibile. (Civonline)
Su altre fonti
Così Maria Rosaria Boccia, la consulente mancata al ministero della Cultura, replica alla lettera del ministro Gennaro Sangiuliano a La Stampa. Boccia che pubblica una nuova foto che la ritrae sorridente insieme al titolare del dicastero della Cultura e smentirebbe le sue affermazioni. (ilmattino.it)
Diventa sempre più scivoloso per il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il caso della (presunta? Stralciata? Inesistente?) consulenza assegnata a Maria Rosaria Boccia, l'influencer comparsa più volte con il ministro e lo staff del ministero negli ultimi mesi, che avrebbe avuto un ruolo nell'organizzazione del G7 della cultura. (L'HuffPost)
È Instagram il campo di battaglia politico di questa fine estate. Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia (Today.it)
«Sono stato a colloquio con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per ribadire la verità delle mie affermazioni contenute nella lettera inviata questa mattina al quotidiano La Stampa». (Open)
“Il caso Sangiuliano–Boccia? Sul fatto che il ministro non abbia usato soldi pubblici evidentemente ha dato rassicurazioni. Dice che su questo è tranquillo, non c’è un euro che è uscito dal ministero”. (Il Fatto Quotidiano)
Gli amici sono affranti («Povero Gennaro, ha fatto solo qualche leggerezza»), gli avversari sono spietati («Ha tradito la correttezza istituzionale, deve andare via») e lui, il ministro Gennaro Sangiuliano, titolare del dicastero della Cultura da dove avrebbe dovuto cancellare l’egemonia della sinistra nel mondo intellettuale, lo hanno visto in tanti entrare da Giorgia Meloni per rassegnare forse le dimissioni per il Pompei-gate. (ilmessaggero.it)