Europa, il piano von der Leyen per il riarmo: 800 miliardi in discussione

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BRUXELLES – Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha presentato un piano da 800 miliardi di euro per rafforzare la sicurezza del continente, definendolo una risposta necessaria alle sfide attuali. Il progetto, denominato “ReArm Europe”, prevede l’emissione di nuovi eurobond e un aumento del debito comune, con l’obiettivo di sostenere non solo la difesa europea ma anche l’Ucraina, in un contesto internazionale sempre più instabile. La proposta arriva a poche ore dalla decisione di Donald Trump di sospendere il sostegno militare statunitense a Kiev, un gesto che ha ulteriormente accentuato la pressione sull’Europa affinché assuma un ruolo più attivo nella propria sicurezza.

Il piano, che sarà discusso domani durante il Consiglio europeo straordinario, si articola in cinque punti chiave: potenziamento delle capacità militari, creazione di una filiera industriale della difesa, rafforzamento della cooperazione con la Nato, investimenti in tecnologie avanzate e sostegno ai partner strategici, tra cui l’Ucraina. Von der Leyen ha sottolineato che «la vera questione è se l’Europa è pronta ad agire con la stessa decisione richiesta dalla situazione», aggiungendo che il progetto mira a rendere il continente «sicuro e resiliente».

Tuttavia, la proposta ha già sollevato aspre critiche da parte delle opposizioni. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, insieme a Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle e ai rappresentanti di Avs, ha definito il piano «la strada sbagliata», sostenendo che un aumento delle spese militari rischia di distogliere risorse da settori cruciali come il welfare e la transizione ecologica. La posizione antimilitarista di 5S e Avs, storicamente intransigente anche di fronte alla minaccia rappresentata dalla Russia di Putin, ha trovato un’insolita convergenza con una parte del Pd, creando una frattura all’interno del centrosinistra.

Le forze più moderate, invece, appaiono decise a sostenere il piano, ritenendolo una risposta inevitabile alla crescente instabilità globale. La discussione in seno al Consiglio europeo promette di essere accesa, con i governi chiamati a trovare un equilibrio tra esigenze di sicurezza e vincoli di bilancio. Intanto, la proposta di von der Leyen riaccende il dibattito sul ruolo dell’Europa nel mondo, sollevando interrogativi sulle priorità da perseguire in un’epoca segnata da conflitti e tensioni geopolitiche.