Viva Paul Di’Anno, l’antirockstar degli Iron Maiden perdenti e pericolosi

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Scopro che Paul Di’Anno, il cantante dei primi dischi degli Iron Maiden, ha lasciato questo mondo mentre vado verso il bancone a prendere una birra. E così, pinta in mano, brindo a questo genio dalle tendenze skinhead che – parole sue – aveva formato la sua pasta vocale proprio a furia di alcolici, interprete e autore senza peli sulla lingua che ha inventato di sana pianta quello che una volta era considerata la New Wave Of British Heavy Metal e che ha traghettato gli Iron Maiden verso il successo grazie alle sue dirompenti performance canore. (Rolling Stone Italia)

La notizia riportata su altre testate

Al posto di fare la solita introduzione al pezzo, Bruce Dickinson, che ha sostituito Di’Anno a partire dal terzo album, quello del boom, The Number of the Beast, ha parlato del cantante. Dopo il messaggio diffuso sui social, gli Iron Maiden hanno reso omaggio a Paul Di’Anno, il cantante dei primi due album scomparso lunedì a 66 anni. (Rolling Stone Italia)

Dall'inizio dell'anno a oggi, infatti, sono tanti i personaggi che hanno fatto la storia della musica internazionale che sono deceduti a seguito di dipendenze, malattie e incidenti. (leggo.it)

Un film di genere documentario sull'ex cantante del gruppo musicale heavy metal britannico, scomparso di recente, è previsto per il prossimo anno. "Non vedo l’ora che i fan degli Iron Maiden lo vedano!”, ha detto Wes Orshoski, che si occupa della regia di questo film. (Sky Tg24 )

“Paul è stato determinante nei primi due rivoluzionari album, ‘Iron Maiden‘ e ‘Killers‘. Una voce straordinaria devota al rock and roll fino all’ultimo minuto della sua vita. Per quelli di voi che c’erano e ricordano ancora quei primi album – quando ovviamente io non ero nella band e lui lo era – e quelli di voi che erano fan delle cose che ha fatto con i BATTLEZONE e con i suoi progetti successivi, e per chiunque altro a cui piace ascoltare brani fantastici come ‘Remember Tomorrow‘ e altri di quel periodo, chiederò a tutti di prendersi qualche secondo per chiudere gli occhi, in silenzio e dire internamente, mentalmente – se credi in Dio o se non credi in Dio, in realtà non ha importanza – credi semplicemente in ciò in cui credi e dì semplicemente: ‘Grazie boss, per aver fatto quello che hai fatto'”. (metalitalia.com)

In questi giorni molti vi parleranno di Paul Di’Anno. Vi racconteranno della sua importanza fondamentale all’interno degli Iron Maiden, di come la sua voce grezza e il suo essere un vero “ragazzo di strada” abbiano caratterizzato, anche in modo stridente, il suono epico, primordiale e irripetibile del gruppo, segnando una fondamentale differenza fra tanti cantanti che ancora si ispiravano ai sensuali gorgheggiatori dell’hard rock dei ‘70 o sfidavano le leggi della fisica fra acuti e falsetti stratosferici. (Loud and Proud)

Paul Di’Anno: i messaggi di cordoglio dal mondo della musica In seguito alla notizia della scomparsa di Paul Di’Anno molti nomi del mondo della musica, artisti ed addetti ai lavori, hanno voluto ricordare il cantante. (TrueMetal.it)