Ad Acca Larenzia i flash morbosi di decine di giornalisti. Ma non è il red carpet di Venezia
Giornalisti ovunque, decine di telecamere, operatori, inviati, fotografi fin dalle 8,30 di mattina a Roma ad Acca Larenzia di fronte alla storica sede del Msi. Tutti in attesa spasmodica della commemorazione della strage di 47 anni fa nella quale vennero lasciati sul selciato senza vita tre giovanissimi militanti del Fronte della Gioventù: Francesco Ciavatta, Franco Bigonzetti e Stefano Recchioni. Uccisi i primi due da un commando dell’estrema sinistra, il terzo da un agente delle forze dell’ordine. (Secolo d'Italia)
Su altre fonti
Lo farà domani, 7 gennaio, alle 17.30, innanzitutto nella capitale del barocco, dove Gioventù Nazionale (l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia) ha dato appuntamento per una fiaccolata in piazza d’Italia, di fronte a porta San Biagio. (La Repubblica)
La ricerca della pacificazione non passa su una competizione di mettere e togliere targhe, ma sulla ricerca nelle parole e nei gesti di un linguaggio condiviso che chiuda una storia che attraversa da 50 anni una lettura condivisa di quei fatti. (Tiscali Notizie)
Giorgia Meloni è stata alla commemorazione in passato, oggi sul posto c'era il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli. (la Repubblica)
Un ragazzo si è avvicinato alla sede di Acca Larentia durante la visita e la deposizione di fiori da parte di una delegazione di Fratelli d'Italia, e ha urlato: "Viva la Costituzione, viva la Resitenza!". (Fanpage.it)
Circa un migliaio di persone si sono radunate in via Acca Larentia, nel quartiere Tuscolano a Roma, per commemorare la strage della sezione Msi del 7 gennaio 1978 in cui morirono i militanti di destra Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni. (LAPRESSE)
L’assessore comunale Giulio Bugarini, sul posto per ricordare le tre vittime, richiama alla necessità di evitare tira e molla tra fazioni politiche. Sul posto, per le celebrazioni della mattina, il governatore Rocca, esponenti di Fratelli d’Italia tra i quali Federico Mollicone e Fabio Rampelli . (Corriere TV)