Le mutazioni dei lupi di Chernobyl per sopravvivere alle radiazioni

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WIRED Italia SALUTE

Generazione dopo generazione, i lupi che vivono nell’area di Chernobyl, la centrale nucleare ucraina esplosa nel 1986, sembrano aver sviluppato specifici meccanismi per sopravvivere all’elevato livello di radiazioni al quale sono quotidianamente esposti. Le cellule del loro sistema immunitario e i loro profili di espressione genica, in particolare, presentano delle alterazioni che distinguono questi esemplari dai lupi che vivono in aree non contaminate. (WIRED Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Una scoperta importante quella effettuata dai ricercatori dell’Enea, nell’ambito dell’iniziativa Med-Matrix-3, per chi soffre di insulino-resistenza. (InformazioneOggi.it)

Nel lontano 1986 nei pressi di Chernobyl come tutti ben sappiamo avvenne uno dei più grandi disastri ambientali del nostro Pianeta Tralasciando i risvolti storici dell'accaduto, interessante invece come negli ultimi anni uno studio avanzato dall'Università di Princeton negli Stati Uniti effettuato su alcuni branchi di lupi della zona, e quindi esposti a particelle radioattive, abbiamo lasciato risultati sorprendi sulle mutazioni del DNA (3bmeteo)

Laddove l’uomo non è più il benvenuto, la natura ha preso il sopravvento. Da quando Chernobyl e Pripyat sono state abbandonate, è stato notato un aumento della popolazione di lupi, cavalli selvatici, castori e altri animali. (Dire)

I ricercatori hanno scoperto che parte delle loro informazioni genetiche sembrano resistenti all’aumento del rischio di malattia. Questi animali sono esposti ogni giorno a più di 11,28 millirem di radiazioni nel corso della loro vita, ovvero più di sei volte il limite legale di sicurezza per un essere umano (Sky Tg24 )

Il disastro avvenuto alla centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, nel 1986, continua ad avere effetti sorprendenti sulla natura che ha resistito all'incidente: dopo le mucche che sono diventate selvatiche e hanno creato una loro struttura sociale, dopo il Dna modificato nei cani che ha creato una razza a sé stante, ora uno studio americano evidenzia come i lupi mutanti avrebbero sviluppato una particolare resistenza al cancro. (La Stampa)

Enrico Fedele, ex procuratore di Fabio e Paolo Cannavaro, ha espresso il suo punto di vista in un’intervista televisiva riguardante il Napoli e i possibili scenari che coinvolgono l’attaccante Victor Osimhen e l’allenatore Antonio Conte. (Napolipiu.com)