Libano, controesodo a sud A Israele nuove armi Usa

Libano, controesodo a sud A Israele nuove armi Usa
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Il Fatto Quotidiano ESTERI

Materassi e coperte legati ai tetti delle auto, spari in aria, caroselli di motorini, bandiere gialle, ritratti di Nasrallah. Dall’alba, le strade del sud di Beirut si sono riempite di traffico. I libanesi non hanno aspettato le indicazioni del governo (o di Israele) e hanno cominciato il contro-esodo per tornare a sud, nelle case abbandonate … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Il cessate il fuoco in Libano "è una gran bella notizia", alla quale "abbiamo dato un contributo importante anche con la riunione del G7 di Fiuggi": "è un successo anche italiano perché con la presidenza del nostro paese siamo ancora una volta riusciti a dare un contributo per la pace". (Tiscali Notizie)

Migliaia di persone in Libano hanno festeggiato nelle strade del Paese l’accordo di tregua raggiunto tra Hamas e Israele. L’esercito libanese ha chiesto agli sfollati che tornano nella zona meridionale del Paese di evitare i villaggi e le città in prima linea, vicino al confine, dove sono ancora presenti le truppe israeliane, finché non si ritireranno. (LAPRESSE)

Se dall’altra parte del confine migliaia di sfollati libanesi ieri, tra mille difficoltà, passando accanto a postazioni e mezzi corazzati israeliani, ritornavano a casa nel Libano del sud festeggiando la tregua, sul versante israeliano sono stati pochissimi gli sfollati che hanno scelto di tornare nei centri a ridosso del confine dove abitavano. (il manifesto)

La guerra sospesa, ora servono buone idee

Roma, 27 nov. (Agenzia askanews)

''Le promesse libanesi non sono sufficienti'' per garantire che il cessate il fuoco raggiunto tra Israele e Hezbollah sia efficace. (Adnkronos)

Prima che ieri venisse proclamata la tanto sospirata tregua tra Israele e Hezbollah (il Libano ci ha solo messo i morti, quasi 4mila, non certo la volontà di combattere), i caccia dello Stato ebraico hanno compiuto almeno dieci bombardamenti su Beirut, secondo la strategia vista già a Gaza, che mira a ottenere dal controllo totale dei cieli l’effetto di intimidazione e terrore che non viene raggiunto via terra. (L'Eco di Bergamo)