La disgustosa vignetta del Fatto su Parenzo

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David Parenzo non è il nostro “cup of tea”, in senso politico s’intende. E lungi da noi censurare una qualsiasi vignetta, noi che da sempre applichiamo il vecchio principio del free speech senza “se” e senza “ma”. Ovunque e comunque. Questo, tuttavia, non ci impedisce di criticare – anche aspramente – quando la satira sconfina nell’insulto, quando non ci piace o, peggio ancora, ci provoca un pizzico di disgusto. (Nicola Porro)

Su altre fonti

Il giornalista, di religione ebraica, è fin dal 7 ottobre schierato a favore del governo di Israele per quanto riguarda la necessità di rispondere pesantemente alla strage di innocenti nei kibbutz e al rave nel deserto del Negev. (Liberoquotidiano.it)

L’ultimo bersaglio è il giornalista del La7 David Parenzo, ritratto con il nasone, in testa un carrarmato israeliano e un soldato che sventola la bandiera con la stella di David; la vignetta è firmata Riccardo Mannelli, ma il nome è una variabile irrilevante, visto che qualsiasi vignettista collabori con il Fatto quotidiano gli ebrei li rappresenta così. (Il Dubbio)