VIDEO Medioriente, Netanyahu: "Giorno nero nella storia delle nazioni"
– “Questo è un giorno nero nella storia delle nazioni”. Lo ha detto in un video messaggio il premier israeliano Benjamin Netanyahu commentando la decisione della Corte penale internazionale di emettere un mandato d’arresto nei suoi confronti e di quelli dell’ex ministro della Difesa Yoav Gallant. Netanyahu ha parlato di “giorno nero”. “Questa è una misura antisemita che ha un solo obiettivo, dissuadermi, dissuaderci, dall’esercitare il nostro diritto naturale di difenderci dai nostri nemici che si sollevano contro di noi per distruggerci”, ha affermato. (LAPRESSE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Angelo Longo, è stato lui, conosciuto ai più con l’appellativo di “Zio Fester” ad appiccare il rogo di sabato scorso da “Pianeta Outlet”, il mega store sulla Monti Lepini inaugurato appena una settimana prima. (Frosinone News)
Così il vice ambasciatore americano all'Onu Robert Wood ha commentato il veto Usa sulla bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza che chiedeva il cessate il fuoco nella Striscia. La fine durevole della guerra a Gaza necessita il rilascio degli ostaggi, questi due aspetti sono collegati in maniera inseparabile». (Corriere della Sera)
Gli Stati uniti hanno respinto la decisione della Corte penale internazionale, Cpi, di emettere un mandato di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu, e per il suo ex ministro della difesa Yoav Galant. (il manifesto)
All’alba di sabato scorso, il rogo che ha mandato letteralmente in fumo il mega store aperto da pochi giorni, aveva sollevato polemiche e preoccupazione. L’uomo, con il volto travisato, era stato immortalato mentre, dopo aver cosparso i locali con del liquido infiammabile, appiccava il fuoco per poi darsi alla fuga. (Frosinone News)
L'ira del capo dell'organizzazione filoiraniana si è sommata a quella di Hamas che ha accusato Washington di essere «direttamente responsabile» di una «guerra genocida» a Gaza, dopo che gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu che chiedeva «un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente» nella Striscia e «il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi». (La Stampa)
Il ministro degli Esteri Gideon Saar si è messo al lavoro subito, pochi minuti dopo l’annuncio dei mandati di arresto emessi dalla Corte penale internazionale per Benyamin Netanyahu e Yoav Gallant. Ha ordinato ai suoi collaboratori di metterlo in contatto telefonico con i ministri degli Esteri di tutto il mondo e con gli ambasciatori israeliani. (il manifesto)