“Odia i ciclisti? Viva Feltri”. Perché Cruciani sta col direttore
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Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha espresso forti opinioni su diversi temi, a partire dall’iniziativa dell’Università Roma 3 di organizzare un corso per bambini trans. “Ragazzi, scusate se rimango sempre sull’Università Roma 3 che organizza questo corso per bambini trans. Ma io non ho ancora capito e ripeto: organizza un corso per bambini trans, che non esistono, con i soldi nostri, con i soldi nostri. (Nicola Porro)
Ne parlano anche altri giornali
Vittorio Feltri non chiede scusa. Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia in Lombardia e direttore editoriale del Giornale aveva pronunciato la frase “I ciclisti mi piacciono solo quando vengono investiti“ aggiungendo a mezza bocca “allora mi diverto”, parole che hanno indignato buona parte dell’opinione pubblica nel mondo dell’informazione, della politica e del ciclismo. (Bikeitalia)
Perché «a Milano le piste ciclabili rappresentano trappole mortali. Sono disegnate sull’asfalto senza criterio e la loro mancanza di logicità non fa altro che acuire il convincimento, in chi adopera la bicicletta per muoversi o anche il monopattino, di non dovere osservare alcuna basilare norma stradale, come – e menziono quella più terra terra il rispetto della precedenza». (Open)
ROMA – “I ciclisti mi piacciono solo quando vengono investiti“: le parole di Vittorio Feltri, durante un evento a Milano, hanno scatenato il putiferio, ma il direttore editoriale de ‘Il Giornale’ ha rincarato la dose in una successiva intervista: “Ho fatto una battutaccia in un discorso umoristico, hanno montato un casino. (Dire)
Gentile Direttore Feltri, (il Giornale)
Al posto di sterili polemiche e dichiarazioni a volte fuori luogo preferisco porre l’accento sulle azioni concrete”. Una risposta, alla fine, Cordiano Dagnoni è stato costretto a darla. (Ciclismoweb.Net)
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