La passione per il calcio e il paracadutismo: ecco chi era Franco Cirelli, vittima lucana dell'esplosione Eni a Calenzano

Aveva fatto parte della Brigata paracadutisti «Folgore», Franco Cirelli, una delle cinque vittime dell’esplosione avvenuta ieri in un deposito Eni di Calenzano. Lo hanno raccontato oggi ai giornalisti i cittadini di Cirigliano (Matera), piccolo paese con circa 300 abitanti dove il 50enne viveva con la compagna e due figli piccoli. Nel paese della collina materana, oggi i suoi amici, distrutti dal dolore, hanno anche spiegato che «Franco era un grande appassionato di calcio. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altri media

TRECATE – Sinergia tra forze dell’ordine e gruppi di volontariato, costante collaborazione tra le istituzioni e tutto il polo petrolchimico della frazione San Martino, schemi di evacuazione collaudati, contatti con la prefettura di Novara. (La Stampa)

Questo rischio, unito agli incidenti come quello di Calenzano o altri avvenuti in giro per il mondo, dimostrano purtroppo che il rischio zero non esiste e che anche qui può succedere". (CittaDellaSpezia)

Esclusa l’ipotesi di una detonazione causata da esplosivi. Dai primi rilievi tecnici disposti dalla procura di Prato nel deposito Eni di Calenzano, si giunge alla conclusione che non ci sono stati atti di sabotaggio. (Il Fatto Quotidiano)

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Allora ha grandissima responsabilità" tanto "quanto le imprese". "Se il governo dopo la strage di Esselunga" a Firenze "fa la patente a crediti, che dà punti alle imprese, poi taglia sulla finanza pubblica e dunque sui controlli" significa che "continua a lasciare mano libera alle imprese di fare quello che credono per aumentare il profitto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Chi sono le vittime Omicidio colposo plurimo, lesioni colpose aggravate dalla violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e disastro colposo: sono i reati ipotizzati dalla Procura di Prato con l'apertura del fascicolo di indagine sull'esplosione avvenuta nella mattinata di lunedì 9 dicembre nell'area di carico del deposito di carburanti Eni di Calenzano (Firenze). (Adnkronos)

Come farò a dirlo ai nostri due figli?», dice, la voce rotta dal dolore, Katia che solo il giorno dopo l'esplosione a Calenzano ha saputo di essere vedova. «Non può essere che mio marito non ci sia più. (Corriere Fiorentino)