Speleologa bloccata: barella affronta il tratto più stretto

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Ottavia Piana, la speleologa infortunata è stata trasportata già ieri sera in un punto all'interno della grotta dove è stato allestito un campo base riscaldato e stamani la barella sta faticosamente procedendo per superare il tratto più stretto della grotta, che va disostruito. Lo ha riferito stamani il Cnsas Veneto, in azione per i soccorsi nella grotta 'Abisso Bueno Fonteno' nel Bergamasco. "Dal termine del tratto più stretto all'uscita - si legge in una nota - seguirà un lungo tragitto, più lineare. (Tuttosport)

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Nella grotta Abisso Bueno Fonteno la speleologa ferita Ottavia Piana è stata trasportata in un punto all'interno della grotta dove è stato allestito un campo base riscaldato. Alle 18 di ieri sono iniziate le attività di disostruzione del tratto più stretto nel quale la barella, per mano dei soccorritori, ha iniziato a muoversi poco dopo. (Alto Adige)

Ottavia è ancora lì, nell’Abisso Bueno di Fonteno, in provincia di Bergamo, incastrata da sabato sera dopo essere caduta per almeno cinque metri e essersi ferita in modo forse più grave rispetto alla prima volta, quando si era fatta male al ginocchio e a una gamba. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Speleologa bloccata nella grotta, la barella procede ma non ha ancora superato il tratto più stretto: "Le tempistiche di uscita saranno molto lunghe" Per ora la barella non ha ancora superato il tratto più stretto al quale seguirà un lungo tragitto, sempre impervio ma più lineare. (il Dolomiti)

Continua il lavoro dei soccorritori: «Tempi lunghi per liberarla, la salveremo»

Aggiornamento dalla grotta Abisso Bueno Fonteno – 16/12, ore 8:00: alle ore 13:30 di ieri pomeriggio l’infortunata è stata trasportata in un punto all’interno della grotta dove è stato allestito un campo base riscaldato. (La Scintilena)

Un reticolo di grotte, tunnel e gallerie sotterranee, per la buona parte ancora inesplorate, tanto che la stessa Piana, con i colleghi speleologi del Gruppo Cai di Lovere (Bergamo), stava cercando nuovi anfratti nell'ambito di una attività nota come Progetto Sebino. (Today.it)

Due colleghi speleologi ci hanno messo quattro ore per raggiungere la superficie e chiedere aiuto. (L'Eco di Bergamo)