Il colpo di coda dell’inflazione, ma la Bce taglierà lo stesso
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ROMA – A novembre risale l’inflazione in Italia, all’1,4% dal +0,9% di ottobre, tornando a farsi sentire soprattutto nel carrello della spesa. E risale l’inflazione in Europa, dal 2 al 2,3%. Il dato italiano complica i conti delle famiglie in vista del Natale, ma in prospettiva è quello europeo il più importante, perché decisivo per orientare le prossime mosse sui tassi di interesse della Banca centrale di Francoforte (la Repubblica)
Ne parlano anche altre testate
I prezzi sono rimasti fermi rispetto a ottobre. L'aumento del caro vita, spiega l’Istituto nazionale di statistica, è avvenuto «seppure in un quadro di complessiva stabilità sul piano congiunturale». (Lettera43)
La risalita del tasso d’inflazione risente in primo luogo dell’accelerazione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +3,9% a +7,5%) e dell’attenuarsi della flessione di quelli dei Beni energetici non regolamentati (da -10,2% a -6,6%). (agenzia giornalistica opinione)
Torna a correre l’inflazione in Italia. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona accelerano su base tendenziale da +2,0% a +2,6%, come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +1,0% a +1,8%). (Corriere della Sera)
– Tornano a salire inflazione e carrello della spesa. Lo rende noto l'Istat. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Per quanto riguarda la Spagna l'inflazione si dovrebbe attestare al 2,4% (rispetto al 1,8% di ottobre), mentre per la Francia il dato previsto è del 1,7% (rispetto al 1,6% di ottobre). Secondo le stime dell’Eurostat per l’Italia è stato stimato un dato al 1,6%, rispetto al 1% di ottobre, mentre per la Germania le previsioni indicano un 2,4% (dato stabile rispetto al mese precedente). (Italia Oggi)
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