ADDIO ERCOLE, CAMPIONE GENTILUOMO
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Caro Direttore, per chi ama il Ciclismo non possono certo questi definirsi giorni felici. Prima l'omicidio stradale in danno di Davide Rebellin e, dopo poche ore, il Padreterno che si porta via Ercole Baldini. Ce n'è ben a sufficienza per provare un sentimento troppo spesso dimenticato: quella sorta di vaga tristezza che prende nome di malinconia. Per chi, come il sottoscritto, ha più passato alle spalle che futuro davanti, Ercole Baldini, romagnolo tutto d'un pezzo da Villanova di Forlì, è stato una di quelle persone che appartengono più che all'ordinarietà del vivere quotidiano alla mitologia degli eroi. (TUTTOBICIWEB.it)
Su altre fonti
Continuano ad arrivare messaggi di cordoglio per la morte del campionissimo forlivese, l’unico ciclista capace di vincere Mondiali, Olimpiadi e Giro d’Italia e personaggio sportivo citato sempre come un vanto dai cittadini forlivesi e dagli appassionati di ciclismo di tutta Italia. (CorriereRomagna)
«Tutti lo chiamavano “Il treno di Forlì”, è stato un grande campione – prosegue Mino Baldini – e ieri mattina leggendo l’articolo con la proposta di Bulbarelli mio fratello Riziero ed io ci siamo detti: è proprio una bella idea. (CorriereRomagna)
In realtà, però, l’episodio rivela la grandezza del mito Baldini: nel triennio in cui Ercole vinse tutto, il vescovo aveva fra 3 e 5 anni. Con un messaggio alla famiglia, il vescovo Livio Corazza ha confessato che "Ercole Baldini è stato il mio campione preferito". (il Resto del Carlino)
Caro direttore, non ho titolo per occuparmi dell’estremo saluto di un Mito del Ciclismo, ma non farlo mi sembra ancora peggio. Da lì è stata ingordigia di libri e racconti per recuperare il tempo perduto e quello non vissuto. (TUTTOBICIWEB.it)
Si è spento a Forlì all’età di 89 anni Ercole Baldini, campione del mondo e olimpico di ciclismo, e cittadino onorario di Massa Lombarda dal 2011. Era soprannominato il “Treno di Forlì“, da una canzone che gli dedicò Secondo Casadei. (ravennanotizie.it)
Fu un super, veramente un treno". Di Fabio Gavelli "Ercole è stato così popolare perché arrivò sul finire della carriera di una leggenda come Fausto Coppi e fece tre stagioni fantastiche, vincendo tutto. (il Resto del Carlino)