Zelensky è un disco rotto e al vertice di Ramstein chiede altre armi
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Dopo l’inatteso rimpasto di governo che ha mandato in apprensione l’Occidente e davanti alle difficoltà sul campo di battaglia, Volodymyr Zelensky non ha perso tempo e si è recato a Ramstein, in Germania, per prendere parte alla riunione del Gruppo di contatto della difesa dell’Ucraina, chiedendo “maggiori sforzi” agli alleati. Come già visto, non c’è stato spazio per parole di pace ma soltanto per la richiesta di nuove armi e di concedere il via libera al loro uso sul territorio russo. (LA NOTIZIA)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ma, naturalmente, questo aumenta significativamente il grado di coinvolgimento collettivo dell'Occidente nella guerra. Il permesso di colpire il territorio russo aumenterebbe il coinvolgimento dell'Occidente nel conflitto in Ucraina e comporterebbe una reazione da parte di Mosca. (Civonline)
Il ministro degli Esteri britannico, David Lammy e il segretario di Stato americano, Antony Blinken, saranno oggi in missione congiunta a Kiev dopo aver discusso faccia a faccia a Londra della prosecuzione del sostegno di Washington e Londra all'Ucraina in guerra con la Russia, oltre che del conflitto israelo-palestinese e di altri dossier mediorientali a cominciare da quello iraniano. (Corriere del Ticino)
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Per il Pentagono questo non cambierebbe comunque gli esiti della guerra. Kiev vuole ricevere il permesso degli Stati Uniti per usare armi offensive a raggio elevato per colpire basi in profondità sul territorio russo. (il Giornale)
E la comunicazione ufficiale potrebbe arrivare nello spazio di pochi giorni. La Casa Bianca sarebbe intenzionata a revocare alcuni limiti all’uso delle armi a lungo raggio donate a Kiev per consentire una migliore protezione dai missili russi. (Il Fatto Quotidiano)
Mentre continuano ad avanzare nel Donbass, le forze di Mosca sono passate al contrattacco anche nella regione russa di Kursk, nel tentativo di ricacciare oltre frontiera le truppe ucraine. Situazione confermata dai più importanti blogger militari russi, mentre anche dall'Ucraina arrivano voci preoccupate che parlano di una situazione difficile. (La Stampa)