Ubisoft, più di 700 dipendenti in sciopero: non vogliono tornare dallo smartworking

Oltre 700 dipendenti Ubisoft hanno scioperato per tre giorni a Montpellier e Parigi contro la decisione dell'azienda di imporre il ritorno in ufficio, abbandonando lo smartworking adottato durante la pandemia. La protesta, organizzata dal sindacato STJV, mira a convincere il publisher a rivedere questa scelta. La richiesta di Ubisoft di lavorare in presenza per almeno tre giorni a settimana ha scatenato una forte opposizione tra i dipendenti, che negli ultimi anni hanno organizzato le proprie vite intorno al lavoro da remoto. (Tom's Hardware Italia)

Su altre fonti

Ubisoft Montreal, legata alle IP di Ubisoft come Assassin's Creed (trovate Valhalla su Amazon al miglior prezzo), era stata tra le prime sedi ad aver costretto gli sviluppatori a tornare a lavorare in ufficio dopo anni di smart working, durante lo scorso anno. (Spaziogames.it)

Ubisoft, il gigante francese dei videogiochi noto per titoli come la saga di Assassin's Creed, sta affrontando una significativa protesta dei suoi dipendenti. La nuova direttiva impone infatti tre giorni di lavoro in presenza per tutto il personale, coinvolgendo circa 4.000 dipendenti in Francia e migliaia in altre sedi internazionali. (ilmattino.it)

E’ partendo da questa considerazione che la multinazionale francese Ubisoft ha deciso di riequilibrare il telelavoro che finora ha consentito ai suoi dipendenti di lavorare da casa per tre giorni alla settimana. (Il Sole 24 ORE)

Ubisoft, il più grande sciopero della storia dei videogame

Secondo quanto riportato dall'organizzazione sindacale Syndicat des Travailleurs et Travailleuses du Jeu Vidéo (STJV), oltre 700 dipendenti hanno aderito allo sciopero, con manifestazioni sia a Montpellier che a Parigi (Multiplayer.it)

Dopo mesi di contenziosi, sono stati annunciati tre giorni di sciopero. A scatenare la protesta è stata la decisione del management di limitare al minimo lo smartworking e imporre tre giorni di presenza in ufficio. (la Repubblica)

Si tratta di uno sciopero senza precedenti proclamato in seguito alla richiesta dell'azienda di interrompere perentoriamente il telelavoro per far ritorno in sede almeno tre giorni a settimana. (Collettiva.it)