Roberta Villa: “Malattia in Congo? Dovrebbe preoccupare di più l’aviaria in America”

“Si sta parlando molto della malattia ‘misteriosa’ del Congo, ma dovrebbe preoccupare di più l’aviaria negli Stati Uniti”. Così la giornalista e divulgatrice scientifica Roberta Villa, laureata in medicina e chirurgia, si esprime in merito alla patologia “sconosciuta” che è stata rilevata nelle ore scorse nella Repubblica Democratica congolese. Roberta Villa spiega: “Rispetto alle notizie circolate inizialmente, pare che il numero dei decessi attribuiti a questa malattia sia più contenuto. (BergamoNews.it)

Ne parlano anche altri giornali

"Se un focolaio del genere si fosse visto in Europa o in Asia l’allerta sarebbe molto alta, perché non è normale avere malattie con questa letalità. Lo afferma in un'intervista a 'La Repubblica' Gianni Rezza, infettivologo ed epidemiologo professore al San Raffaele e già all’Istituto superiore di sanità e al ministero alla Salute, commentando la malattia misteriosa di origine sconosciuta che ha portato a oltre 70 decessi nella Repubblica democratica del Congo (Adnkronos)

Claudia Balotta, l’infettivologa cremonese che nel 2020 identificò il Coronavirus, spiega nell’intervista il quadro in cui si à sviluppata l’infezione su cui on c’è ancora chiarezza: occorre attendere che i campioni siano trasferiti al laboratorio attrezzato di Kinshasa, lì si capirà se si tratta di una patologia batterica nota, una febbre emorragica o una sindrome influenzale”. (CremonaOggi)

Una misteriosa malattia simile all’influenza ha ucciso decine di persone in una regione sud-occidentale della Repubblica Democratica del Congo. Stando a quanto riferito dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), in Africa, dal 24 ottobre sono stati segnalati almeno 376 casi di persone che hanno manifestato febbre, mal di testa e r… (La Stampa)

Malattia in Congo, fra ipotesi anche una polmonite da Mycoplasma

I primi dati forniti dalle autorità del Congo evidenziano un tasso di mortalità molto elevato. Ha cominciato a causare i primi decessi intorno al 10 novembre e per il momento sembra essere circoscritta alla parte Sud-Est del Congo, in particolare alla regione di Panzi, a circa 700 chilometri della capitale Kinshasa. (il Giornale)

C'è chi l'ha battezzata "malattia X". L'Oms ha già inviato una squadra di esperti, ma bisogna essere molto chiari: se c'è attenzione è proprio perché, rispetto al passato, c'è una rete di controlli globale più efficace, non perché ci sia un'emergenza reale. (ilgazzettino.it)

A spiegarlo è Paul Hunter, Professore di Medicina presso l'UEA (University of East Anglia), che come tutta la comunita' medica scientifica internazionale guarda a quanto avviene in Congo dove si e' sviluppato un focolaio di una malattia ancora non identificata. (Alto Adige)