Mutui, quando e come il tasso variabile conviene ancora

QuiFinanza ECONOMIA

Il mutuo è lo strumento più utilizzato da chi, volendo acquistare un immobile, non ha a disposizione le risorse per coprire per intero il prezzo di vendita. La domanda che sorge a questo punto è una sola: quale mutuo conviene, tasso fisso o variabile? La risposta a questa è correlata a diversi fattori. Differenza tra tasso fisso e variabile Un mutuo a tasso fisso consente di sapere quale sarà l’esatta rata mensile per tutta la durata del mutuo perché l’importo da pagare non cambierà nel corso del tempo. (QuiFinanza)

Su altre testate

una proposta di mutuo a tasso fisso una proposta di mutuo a tasso variabile (Facile.it)

Mutuo Tasso Fisso Tasso: 3,49% (Irs + 1,20%) (Facile.it)

Rispetto a febbraio dello scorso anno la rata di un mutuo variabile, da 140 mila euro a 20 anni è aumentata, fino a questo momento, del 25,3% (da 625 euro a 783 euro), e per un mutuo da 250 mila a 30 anni è cresciuta del 43,7% (da 793 a 1.139 euro). (Alto Adige)

In questo caso esistono due ’soluzioni’, che soluzioni non sono perché ormai l’aumento è stato fissato e quindi ci si ritroverà comunque a pagare il più del dovuto, ma si possono utilizzare come strategie cuscinetto per evitare ulteriori aumenti. (iLoveTrading)

Secondo le dichiarazioni di Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, è in arrivo un nuovo aumento dei tassi per i mutui, il sesto consecutivo. La situazione dei tassi d’interesse è particolarmente negativa. (iLoveTrading)

La Bce ha deciso di innalzare i tassi d'interesse di mezzo punto percentuale e da mesi sta monopolizzando le notizie finanziarie. Stando a quanto calcolato dallo strumento di simulazione di idealista, le rate dei mutui a tasso variabile andranno ad aumentare del 60% rispetto alla rata originaria dello stesso mutuo erogato solo 12 mesi fa. (Il Sole 24 ORE)