Lucci, maxi traffico di droga: il capo ultrà Milan e l'altra ordinanza
Lucci , capo storico della curva Sud rossonera, è finito in carcere nel maxi blitz di Polizia e Gdf dello scorso 30 settembre, coordinato dai pm della Dda Storari e Ombra , con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata ad un serie di reati, assieme ad altri ultras milanisti suoi presunti sodali. Blitz che aveva riguardato anche i vertici e altri ultrà della curva interista e che vedeva al centro i business illeciti del tifo organizzato delle due curve e una seria di aggressioni ed estorsioni . (Tuttosport)
Ne parlano anche altre testate
Il traffico di droga aveva generato un enorme flusso di denaro contante: si stima che l’organizzazione criminale abbia accumulato circa 11 milioni di euro in contanti, importando e distribuendo all’ingrosso sostanza stupefacente principalmente per il mercato della città di Milano. (L'Informatore Vigevanese)
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Milano ha emesso un’ordinanza di Custodia Cautelare nei confronti di 20 persone, di cui 15 in carcere e cinque agli arresti domiciliari. Arresti anche a Lecco nell’ambito di una grossa operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano. (La Provincia Unica TV)
Luca Lucci, ex leader della curva Sud del Milan, è stato raggiunto lunedì 18 novembre da un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito di un’indagine della Dda di Milano. (Lettera43)
Tra gli arrestati anche Luca Lucci, capo ultrà del Milan già in carcere per l'indagine "Doppia Curva". (Prima la Martesana)
Luca Lucci, capo ultras della curva Sud del Milan, coinvolto nell'inchiesta sulle curve di San Siro, è stato raggiunto da un’altra ordinanza di custodia cautelare in carcere legata ad un'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA). (Pianeta Milan)
Altra ordinanza cautelare in carcere nei confronti di Luca Lucci, capo ultras del Milan coinvolto in una maxi indagine che ha chiamato in causa diversi giocatori delle due squadre milanesi. Il tutto nell’ambito di un’indagine da parte della Dda su un’associazione che avrebbe «importato e distribuito», tra la Lombardia e la Calabria, «oltre due tonnellate di stupefacenti». (Mitomorrow)