Israele-Hamas, le ultime notizie in diretta sulla guerra in Medio Oriente | L'Iran denuncia Israele all'Onu: «Ha sfacciatamente ammesso l'uccisione del leader di Hamas»
Otto persone, tra cui due donne, sono rimaste uccise durante un raid israeliano in un campo profughi a Tulkarem, in Cisgiordania, ha annunciato il ministero della Sanità palestinese, mentre l'esercito israeliano ha indicato da parte sua di aver «eliminato un terrorista» . Secondo il ministero, con sede a Ramallah, sette persone sono state uccise nel campo profughi di Tulkarem, nella Cisgiordania occidentale, territorio occupato da Israele dal 1967, e un'altra nel vicino campo di Nour Chams, dopo un raid lanciato dalle forze armate israeliane. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
Almeno dieci persone sono state uccise da raid israeliani lanciati sulla Striscia di Gaza nella notte tra Natale e Santo Stefano. I reporter (Fadi Hassouna, Ibrahim Al-Sheikh Ali, Mohammed Al-Ladah, Faisal Abu Al-Qumsan e Ayman Al-Jadi) sono morti “mentre svolgevano il loro dovere giornalistico e umanitario“, comunica una nota dell’emittente. (Il Fatto Quotidiano)
Ti chiamavi Sila, la tua capanna era una tenda, non eri nata a Betlemme ma in una tendopoli a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, quello spicchio di mondo in cui Israele e Hamas non sono capaci di accordarsi per il cessate il fuoco, in cui ha smarrito ogni significato la parola pietà. (la Repubblica)
La magia del Natale, a Gaza, non esiste. La notte che i bimbi di gran parte del mondo attendono con l’emozione dei doni da scartare, in Medio Oriente ha il sapore del dolore e del lutto. (Sardegna Live)
Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – Cinque giornalisti palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano a Gaza, mentre dormivano nel loro veicolo contrassegnato come stampa. (Dire)
È successo nella notte tra mercoledì e ieri, accanto all’Al-Ahli Hospital nel campo profughi di Nuseirat. (il manifesto)
Tra queste, cinque giornalisti della tv palestinese Al-Quds Today, legata al movimento della Jihad islamica, che si trovavano a bordo di un furgone parcheggiato di fronte all’ospedale Al-Awda, nel campo profughi di Nuseirat. (Il Fatto Quotidiano)