Quei limiti del partito della premier

Quei limiti del partito della premier
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Stampa INTERNO

Si tratti di un’imprudenza, chiamiamola così, nel suo passato amministrativo, che avrebbe potuto trasformarsi in qualcosa di diverso visto il salto di carriera al vertice del Ministero dei Beni culturali, e di più grave, oppure di una sorta di incompatibilità con il ventre molle di Fratelli d’Italia (il dirigente locale che lo accusa di essere “pederasta”, quando lui non ha mai celato di essere omosessuale), la conclusione a sorpresa della breve carriera di Francesco Spano al fianco del neo-ministro della Cultura, sull’onda delle rivelazioni annunciate da “Report”, è un nuovo caso con cui Meloni non si sarebbe augurata di celebrare il secondo anniversario del suo governo. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La questione della nuova grana per Fratelli d’Italia era stata annunciata da Sigfrido Ranucci, che aveva anticipato lo scoop di Report nella puntata che andrà in onda domenica prossima. (Il Fatto Quotidiano)

Alessandro Giuli lo aveva scelto come capo di gabinetto, dopo aver cacciato Francesco Gilioli, già braccio destro di Gennaro Sangiuliano. Nove giorni appena dalla nomina: lascia Francesco Spano. (la Repubblica)

Francesco Spano si dimette, lettera al ministro Giuli: “Sgradevoli attacchi personali”. E sulla chat di FdI spuntano frasi choc

– Non c’è pace al Ministero della Cultura, dopo il caso Boccia che ha portato alle dimissioni di Gennaro Sangiuliano, arriva un’altra tegola sul dicastero di via Collegio Romano. Il pisano Francesco Spano, capo di gabinetto nominato tra le polemiche da Alessandro Giuli, si è dimesso dopo le fibrillazioni nel governo per l’annuncio di Report di nuove rivelazioni sull'avvicendamento al Mic. (QUOTIDIANO NAZIONALE)