Cavi tagliati nel Mar Baltico, il ministro della Difesa tedesco tuona: «È sabotaggio, un’azione ibrida»
Tra il 17 e il 18 novembre la comunicazione in fibra ottica tra Finlandia e Germania e tra Lituania e Svezia è stata interrotta. Le cause sono ancora ignote Tra il 17 e il 18 novembre nel Mar Baltico due cavi di comunicazione in fibra ottica sono stati danneggiati. Le cause delle interruzioni sono ancora ignote, ma le autorità di diversi Paesi europei stanno indagando. Secondo quanto è stato ricostruito finora, a esser stati recisi a più di 1.200 metri di profondità sono un cavo che collega la Finlandia con la Germania e un altro che corre tra la Lituania e la Svezia. (Open)
Su altri giornali
Un cavo sottomarino per le telecomunicazioni tra Germania e Finlandia è stato danneggiato nel Mar Baltico, aumentando i sospetti di un possibile sabotaggio. La scoperta è avvenuta lunedì e ha portato i ministeri degli Esteri dei due Paesi a rilasciare una dichiarazione congiunta esprimendo profonda preoccupazione. (Tom's Hardware Italia)
La distruzione di una delle più importanti infrastrutture digitali nel Baltico rilancia l’allarme sulla fragilità delle reti energetiche e digitali sottomarine, da cui dipende la vita delle nostre società. (la Repubblica)
Arriva dal Mar Baltico l’ultimo allarme su possibili azioni di sabotaggio legate alla “proxy war” tra la Nato e Mosca , in una zona particolarmente calda dal punto di vista geopolitico, con nove Paesi bagnati dal “mar dell’Est” (compresa la Russia). (Il Sole 24 ORE)
Nuovo episodio oscuro nelle acque del Mar Baltico. Questa volta si tratta del danneggiamento di due cavi dati sottomarini tra paesi Nato: uno che collega Finlandia e Germania, l’altro tra Lituania e Svezia (Start Magazine)
“E' frutto verosimilmente di un sabotaggio la rottura di un cavo sottomarino per le telecomunicazioni tra Finlandia e Germania”. – Secondo cavo sottomarino per telecomunicazioni danneggiato nel Baltico in due giorni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Chi c'è dietro a questi presunti sabotaggi? «I cavi sottomarini si sono rotti non casualmente: questo attacco della Russia non è solo all'Ucraina ma alla democrazia europea, dobbiamo difenderla e difendere le nostre strutture critiche». (ilmessaggero.it)