PREZZI: +2,6% IN UN ANNO A BOLZANO

PREZZI: +2,6% IN UN ANNO A BOLZANO

Su le spese per alimentari e casa A febbraio 2025, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività – NIC con tabacchi – registra un aumento dello 0,4% rispetto allo scorso gennaio, mentre rispetto a febbraio 2024 segna +2,6% (lo scorso gennaio questo valore annuale era ancora pari al +2,5%). I corrispondenti valori dell’indice NIC senza tabacchi questo mese sono rispettivamente: +0,3% e +2,6%. (Radio NBC Rete Regione)

Ne parlano anche altri giornali

L'Istat ha reso noti i dati territoriali dell'inflazione di febbraio, in base ai quali l'Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città più care... (Virgilio)

Svelata la nuova classifica che mette in fila le città più care d’Italia: a stilarla è stata l’Unione Nazionale Consumatori, tenendo in considerazione i dati dell’inflazione tendenziale nel nostro Paese riferiti al mese di febbraio del 2025. (inItalia)

E Siena è tornata ancora una volta sul podio nazionale, confermando una rilevante crescita dei prezzi nel territorio. L’Unione nazionale consumatori ha pubblicato la classifica delle città italiane nelle quali si è registrata a febbraio l’inflazione più alta rispetto a quelli che erano stati i prezzi nel febbraio del 2024. (Corriere di Siena)

Prodotti alimentari nel mirino di inflazione e rincari, i dati
Prodotti alimentari nel mirino di inflazione e rincari, i dati

Padova è la quarta città più cara d'Italia e la prima nel Veneto: in un anno il costo della vita è aumentato di 617 euro a famiglia. L'Istat ha reso noti ieri i dati territoriali dell'inflazione di febbraio, in base ai quali l'Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città più care d'Italia, in termini di aumento del costo della vita. (ilgazzettino.it)

Padova è tra le città italiane più colpite dall’inflazione, con un aumento dei prezzi pari al +2,4% a febbraio 2025, ben superiore alla media nazionale del +1,6%. Il dato emerge dalla classifica stilata dall’Unione Nazionale Consumatori, basata sugli ultimi dati Istat. (Corriere dell'Economia)

Ad essere colpiti dai rincari, tra gli altri, l’olio d’oliva, il pane, il pesce fresco e la carne. (Adnkronos) – I rincari dovuti all’inflazione degli anni scorsi hanno colpito maggiormente i prodotti tipici dell’alimentazione di base, il cui prezzo si è impennato. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)