M5s, Conte: “Grillo cancella la sua storia e schiaffeggia gli iscritti”
Il presidente del Movimento, dopo che il fondatore ha chiesto di ripetere il voto sulle modifiche statutarie, ha parlato di “una clausola feudale che si trascinava dal vecchio statuto e che, peraltro, la maggioranza ha già bocciato proprio nell'ultima votazione”. E l’ex premier ha detto di non vedere scissioni all’orizzonte Rimane alta la tensione tra l’attuale presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, e Beppe Grillo (Sky Tg24 )
La notizia riportata su altre testate
C'è tutta una serie di regole che Grillo si era costruito nel tempo e quando abbiamo rivisto lo statuto non c'è stato verso di renderlo un po' più aggiornato. Nel Movimento 5 Stelle continua lo scontro tra il leader, Giuseppe Conte e il fondatore nonché ormai ex garanta, Beppe Grillo (Today.it)
F. Rovigo La risposta del direttore del Gazzettino Roberto Papetti Caro lettore, mi pare che, al netto degli aspetti di colore e delle simpatie personali, la Costituente Nova del Movimento 5 Stelle abbia rappresentato un elemento di chiarezza per tutta la politica italiana. (ilgazzettino.it)
Addio al garante, ossia al comico, e al limite dei due mandati. C’eravamo tanto amati. (Nicola Porro)
Il fondatore del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo, trascinerà Giuseppe Conte in tribunale? "Abbiamo smesso, parlo del mio passato, di fare l'avvocato. Adesso i legulei e i cavilli giuridici li lasciamo al fondatore che predicava la democrazia", ha risposto il leader stellato, ospite di Cinque minuti in onda stasera su Raiuno. (Tiscali Notizie)
Il presidente del Movimento attacca poi il programma di Nicola Porro su Rete 4: «Toni faziosi e violenti contro di noi» (Open)
A norma di un codicillo da statuto, ha costretto il movimento a ripetere la votazione che lo aveva travolto nella sua doppia veste di garante e fondatore. Voto accolto dagli iscritti con un boato di approvazione a tal punto fuori misura che in molti, tra i vincitori, hanno avvertito la necessità di porgere al comico le proprie scuse. (Corriere della Sera)