Orari massacranti e umiliazioni: si suicida un autista, due indagati dalla Procura

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Giornale La Voce INTERNO

Quando parlava con i suoi parenti, l'autista di 59 anni raccontava la sofferenza quotidiana, fatta di orari interminabili, senza tregua, e di uno stress che non gli permetteva più di vivere. "Io così non riesco più ad andare avanti", diceva ai familiari, confidando il proprio malessere, amplificato da turni di lavoro massacranti, fino a 50 ore settimanali. La tragedia è avvenuta lo scorso anno, quando, dopo mesi di sofferenza, l'uomo si è gettato dalla finestra di casa, a un passo dalla pensione. (Giornale La Voce)

Su altre fonti

Ora la procura di Torino vuole verificare se alla base di questo gesto vi fossero condizioni di lavoro insostenibili, come turni massacranti, stress accumulato e un carico di responsabilità insopportabile. (TrasportoEuropa)

Così la vita di un driver sessantenne si è avvicinata al capolinea. Sulla carta un contratto di lavoro subordinato con tutte le tutele alle dipendenze di un corriere, con l'incarico di rifornire di merce supermercati della zona. (La Stampa)

Nel mirino un’azienda che era già stata sanzionata, in passato, per violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Turni di lavoro massacranti, insostenibili, al punto di scegliere il suicidio: è quanto accaduto a un autista 60enne di un’azienda di logistica, caso per il quale la Procura di Torino ha aperto ora un’indagine. (Virgilio Notizie)

Lavora 50 ore a settimana, autista si uccide gettandosi dalla finestra: due indagati

Sono stati richiamati alcuni lotti di zucchine verdi da una famosa catena alimentare. Il rischio per la salute è elevatissimo. (InformazioneOggi.it)

Batti e ribatti a commentare frammenti di storie, ogni volta che una notizia riportava all’attenzione effimera dei media la vita agra del lavoro super-sfruttato dei driver e dei loro affini, lo sapevo che prima o poi ci saremmo imbattuti in una vicenda estrema. (La Stampa)

Ma adesso, a un anno e mezzo di distanza da quella tragedia, due persone sono state iscritte nel registro degli indagati dal procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo: l'amministratore delegato dell'azienda per cui l'uomo che si è ammazzato (un signore italiano prossimo alla pensione) prestava servizio, e il dipendente preposto a controllarlo che lavora nell'area del Sito Interporto. (Torino Cronaca)