Come sta Bruce Willis? Le parole di Demi Moore

Come sta Bruce Willis? Le parole di Demi Moore L'attrice è tornata ad aggiornare i fan sulle condizioni del divo di Hollywood affetto da una grave patologia neurodegenerativa Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – “È stabile ma nello stato in cui si trova. La malattia è quello che è, bisogna essere realistici nell’accettarlo”. Queste le parole Demi Moore sulle condizioni di salute di Bruce Willis, l’attore a cui nel 2022 è stata diagnosticata la demenza frontotemporale, una grave patologia neurodegenerativa. (Dire)

La notizia riportata su altri media

Una donna che è stata compagna di vita per molti anni, con la quale è finita ma è rimasto un amore che si è semplicemente trasformato. La moglie Emma, le adorate figlie e anche lei, Demi Moore. (DiLei)

Ci vuole coraggio a dirlo, soprattutto quando si appartiene a un mondo in cui lo splendore è la caratteristica minima necessaria per non esserne esiliati. Una diva come Demi Moore sfida l’indicibile sulla condizione mentale del suo ex marito Bruce Willis (La Stampa)

Ne ha parlato Demi Moore: la sua situazione è stabile, penso che si debba accettare profondamente (Open)

"Bisogna essere realisti". Demi Moore rompe il silenzio e gela i fan di Bruce Willis

Fino all’ultimo suo intervento all’Hamptons International Film Festival, durante la consegna di un premio per la carriera. In ogni intervista la stella del cinema ha sempre speso parole commoventi nei confronti di Willis. (Il Fatto Quotidiano)

Come sta Bruce Willis? L’attore, fra le star di Hollywood più acclamate di sempre nel cinema internazionale, sta affrontando una difficile malattia. I suoi familiari hanno infatti raccontato in diverse occasioni che il 69enne è affetto da demenza frontotemporale (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Immagine dal profilo Instagram di Demi Moore Ospite dall'Hamptons International Film Festival del 2024 tenutosi domenica 13 ottobre, Demi Moore è tornata a parlare dello stato di salute di Bruce Willis, con il quale è stata sposata da novembre 1987 fino al 2000. (il Giornale)