Quanto vale il lavoro di cura non retribuito delle donne? Viaggio alla radice della violenza economica
Eppure, culturalmente, ancora oggi tendiamo a definire una donna che si occupa a tempo pieno di gestire casa e famiglia come una donna «che non lavora». Quando questo pregiudizio è radicato all’interno della coppia, non è raro che si traduca in forme più o meno sottili di violenza economica: il partner che controlla come lei spende il denaro, minaccia di negarlo, la ostacola nella ricerca di trovare un lavoro o nel mantenerlo rifiutandosi di partecipare alla cura della prole. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
Può includere il controllo delle risorse economiche, il divieto di lavorare o di gestire il proprio denaro. (Uil Pensionati)
E tanto è stato erogato… I fondi stanziati nell’ultimo anno per il reddito di libertà, un assegno che consente alle donne vittime di violenza di avere un minimo di risorse economiche per ricominciare la loro nuova vita, sono pari a quelli ricevuti da una sola delle associazioni legate al sistema Auteri: 236 mila euro. (La Repubblica)
È stato scelto, quindi, di evidenziare nel messaggio il tema del linguaggio. Una vera anticamera di abusi, dinamiche di controllo economico e svalutazione delle donne. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
I fondi per il reddito di libertà del 2024 sono stati bloccati per più di dieci mesi. Un’attesa lunghissima che, già l’estate scorsa, ha provocato le proteste di Centri antiviolenza e Comuni, ma che ancora non si è conclusa. (Il Fatto Quotidiano)
Leggi tutta la notizia Si legge in tutte le definizioni dei compiti dei Centri antiviolenza. (Virgilio)
Violenza sulle donne, dipendenza economica tra le cause Senza indipendenza economica, molte donne non riescono a lasciare il partner violento, trovandosi bloccate dalla mancanza di risorse finanziarie. (QuiFinanza)