Reportage. I nuovi leader della Siria: non taglieremo le mani, niente velo per le donne

L'esultanza della folla di Aleppo nel primo venerdì di festa dopo la fine del regime di Assad - ANSA L’edificio, sontuoso e kafkiano, che ospita il palazzo di giustizia di Aleppo, è deserto. Per terra, all’entrata, giace la foto di Bashar al-Assad, lasciata a mo’ di zerbino. Le enormi gigantografie del dittatore fuggito, però, sono ancora al loro posto, sulla facciata. «Non abbiamo avuto il tempo di toglierle», spiega il combattente di Hayat Tahrir al-Sham (Hts) che, insieme a una decina di compagni, presidia l’edificio. (Avvenire)

Su altre fonti

“Vogliamo democrazia, non uno Stato religioso”, urlava la folla in protesta nei confronti della coalizione degli islamisti radicali che hanno parte del controllo del territorio. (Ultima Voce)

Il nuovo governo siriano creato dal gruppo islamista Hayat Tahrir al Sham (Hts) ha annunciato la creazione di un ufficio per gli affari femminali alla cui guida è stata nominata Aisha Al Debs,... (Virgilio)

Grottaferrata (Rm) – “Giovedì 19 dicembre è stata discussa in aula consiliare la proposta del Bilancio di previsione 2025. Un consiglio durato più di otto ore, che si è protratto per la discussione di circa 30 emendamenti al bilancio presentati in aula dalla Lista di maggioranza “Siamo Grottaferrata“, motivo per il quale non si è potuto poi entrare nella discussione delle singole voci che compongono la manovra votata dalla maggioranza. (La Torre Oggi)

Siria, una donna a capo dell'ufficio per gli affari femminili

«Vogliamo la democrazia , non uno Stato religioso », "La religione appartiene a Dio e la nazione a tutti", "Siria, uno Stato libero e laico", hanno scandito i manifestanti, riuniti nell’emblematica piazza degli Omayyadi nel centro di Damasco. (Gazzetta del Sud)

Si tratta di Aisha al-Dibs, che è la prima funzionaria donna di alto livello selezionata nel governo del dopo Assad. La nuova amministrazione provvisoria di al-Jolani in Siria ha nominato capo dell’ufficio per gli affari delle donne una donna. (Il Fatto Quotidiano)

Grandi manifestazioni si sono registrate specialmente a Damasco e Latakia (ex-roccaforte del baathismo), aventi come rivendicazioni il pluralismo politico, uno stato laico, inclusivo e non settario e, soprattutto, i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere. (Contropiano)