Tra inchieste (eredità Agnelli) e scioperi (Stellantis e Repubblica), l’autunno caldo di John Elkann
Non solo la crisi dell’auto, anche la redazione di Repubblica in subbuglio contro l’editore, mentre va avanti l’inchiesta sull’eredità della famiglia: ecco tutte le preoccupazioni di John Elkann Scioperano i lavoratori di Stellantis, il settore auto è in crisi, scioperano i giornalisti di Repubblica (controllata da Exor degli Elkann che è primo azionista di Stellantis), nuove grane nell’inchiesta sull’eredità degli Agnelli, i rapporti non idilliaci con il Governo Meloni. (Policy Maker)
Su altri media
Così, in un comunicato diffuso oggi, mercoledì 25 settembre 2024, il Cdr di Repubblica. «Si tratta – prosegue la nota – di un gravissimo comportamento estraneo alla cultura del nostro giornale. (Primaonline)
Il Comitato di Redazione del Sole 24 Ore esprime solidarietà ai colleghi di Repubblica per lo sciopero indetto nei giorni 25 e 26 settembre e il tentativo di boicottaggio da essi denunciato, a opera dei vertici della testata. (Il Sole 24 ORE)
Con questo comportamento, l’azienda e la direzione sembrano gettare la maschera una volta per tutte. Si tratta di un gravissimo comportamento estraneo alla cultura del nostro giornale. (la Repubblica)
Getting your Trinity Audio player ready... Gli interessati, i giornalisti di Repubblica e i metalmeccanici di Stellantis, anche se per motivi diversi, si ritrovano uniti contro John Elkann, editore e 'padrone' a seconda dei casi (Dire)
È in corso lo sciopero, sul sito campeggia la scritta che ne dà notizia e che annuncia che fino alle 23.59 di domani non ci sarà alcun aggiornamento, eppure l’evento organizzato da Exor viene trasmesso regolarmente. (Il Fatto Quotidiano)
I rappresentanti sindacali: «Con questo comportamento, l’azienda e la direzione sembrano gettare la maschera una volta per tutte». La segretaria generale Alessandra Costante: «La commistione tra pubblicità e informazione fa perdere fiducia nell'informazione creando un danno economico maggiore degli introiti derivanti da eventuali contratti pubblicitari borderline». (Fnsi)