Bebe Vio: “Parigi è stata la paralimpiade dell'amore. Circondata da un sacco di persone stupende"

Bebe Vio: “Parigi è stata la paralimpiade dell'amore. Circondata da un sacco di persone stupende
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l'Adige SPORT

TRENTO. Al Festival dello Sport di Trento, l'incontro "Grand Paris Je T’Aime" ha visto la partecipazione di alcuni protagonisti delle Paralimpiadi di Parigi 2024, tra cui Bebe Vio Grandis, bronzo nel fioretto a squadre e nella scherma individuale, insieme agli atleti di Art4Sport: Vittoria Bianco, Giuliana Chiara Filippi, Alessandro Sbuelz ed Elisa Spediacci. I presenti hanno condiviso racconti di esperienze, emozioni e aspirazioni, toccando profondamente il pubblico. (l'Adige)

Ne parlano anche altri media

"È stata un'esperienza fantastica, tutto il Comitato italiano paralimpico mi ha aggregata nel gruppo, anche gli altri che sono venuti a tifarmi davanti ad 80.000 persone. Così Giuliana Filippi, la più giovane atleta della squadra paralimpica italiana a Parigi 2024, durante il suo intervento al Festival dello sport di Trento. (Tuttosport)

Ed è andata proprio così in un Teatro Sociale pieno anche nei palchi dove fra immagini e parole il tempo è volato veloce. Bebe ha raccontato le emozioni della sua terza Paralimpiade vissuta con la proprio famiglia, quella più allargata della sua associazione, amiche e amici veri. (La Gazzetta dello Sport)

"Rio è andata benissimo, Tokyo era la seconda e non doveva andare bene e invece... Parigi era quella in cui fisicamente stavo meglio e sono arrivata con la paura che la gente si aspettasse che per forza dovessi vincere. (Corriere Delle Alpi)

Bebe Vio: «A Parigi per la prima volta sono venuti tutti i miei amici a vedermi, è stata la paralimpiade dell'amore»

Gazzetta Dello Sport · 13 ottobre 2024 Salvato nella pagina "I miei bookmark" Salvato nella pagina "I miei bookmark" Commenta (La Gazzetta dello Sport)

Bebe Vio: "Il segreto del mio sorriso? L'amore che mi trasmettono gli altri" 00:39 (La Stampa)

Parigi era quella in cui fisicamente stavo meglio e sono arrivata con la paura che la gente si aspettasse che per forza dovessi vincere. A parlare è Bebe Vio Grandis, campionessa paralimpica, medaglia di bronzo nel fioretto individuale e a squadre nelle Olimpiadi di Parigi 2024. (ilgazzettino.it)