Partite Iva, con il concordato preventivo una sanatoria retroattiva per la pace tombale con il fisco

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Corriere della Sera ECONOMIA

Si prenderà in considerazione tutto ciò che «aiuta e facilita il concordato preventivo» tra Agenzia delle Entrate e partite Iva, aveva anticipato il relatore del provvedimento in Commissione Finanze al Senato, Giorgio Salvitti. E le sue parole andavano prese, a quanto pare, alla lettera. Nell’esame del dl Omnibus, atteso in aula il 25 settembre, un emendamento al decreto firmato dalla maggioranza - FdI (Fausto Orsomarso), Lega (Massimo Garavaglia) e Forza Italia (Dario Damiani) - ha appunto l’obiettivo di allargare ulteriormente le maglie del nuovo regime e invitare il più altro numero di contribuenti possibile ad aderire. (Corriere della Sera)

Su altre testate

L'Agenzia delle entrate ha reso disponibile, nell’Area riservata dei contribuenti che applicano gli Indici sintetici di affidabilità (ISA) e di coloro che aderiscono al Regime forfetario (Cassetto fiscale/Comunicazioni), una scheda di sintesi che illustra i principali benefici fiscali derivanti dall’adesione al nuovo istituto del Concordato preventivo biennale. (MySolution)

La maggioranza voleva sanare le irregolarità passate fino al 2018, ma sembra sia arrivato lo stop dai tecnici del Tesoro e del Fisco per incostituzionalità e per le regole europee in materia di Iva. Cambiano ancora i termini del concordato preventivo (QuiFinanza)

Sarebbe quanto prevede la riformulazione dell’emendamento al decreto omnibus sul concordato che, riferiscono fonti parlamentari, sarebbe stato depositato in mattinata in commissione al Senato. (Il Sole 24 ORE)

Il centrodestra ritocca il condono tombale appena confezionato per spingere le adesioni al concordato preventivo biennale tra Fisco e partite Iva. (Il Fatto Quotidiano)

Il 24 settembre 2024, alle ore 15,00, si svolgerà presso la sala Alessandro IV di Palazzo Papale, il Convegno organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Viterbo in collaborazione con la Guardia di Finanza di Viterbo e con il patrocinio della Fondazione Carivit e della Banca Lazio Nord, dal titolo: “La riforma fiscale e il concordato preventivo biennale”. (Tuscia Web)

Attraverso questo stratagemma l’Agenzia delle Entrate si è posta un obiettivo ben preciso: promuovere il concordato preventivo biennale che non riesce a decollare. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha messo a disposizione un breve prospetto personalizzato, al cui interno sono forniti i dettagli della misura e i potenziali benefici dell’adesione per il periodo 2024-2025. (QuiFinanza)