Russia, Navalny trasferito in Germania: "In coma, condizioni stabili"

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Giornale di Sicilia ESTERI

Dopo un primo diniego al trasferimento per 'condizioni instabili', i medici russi hanno fatto dietrofront e hanno autorizzato il viaggio dalla Siberia alla Germania, sottolineando che 'nessun veleno' è stato rilevato nel sangue di Navalny, che invece - secondo i suoi sostenitori - sarebbe stato avvelenato.

Riproduzione riservata

Sul volo dalla Russia anche la moglie Yulia.

E' atterrato a Berlino l'aereo con a bordo l'oppositore russo Aleksei Navalny, ridotto in coma e attaccato a un ventilatore da un misterioso malore giovedì scorso. (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri media

Alexei Navalny trasportato in Germania per le cure. (Zazoom Blog)

esteri. Mosca, 23 ago. A rivelarlo è il tabloid russo 'Moskovsky Komsomolets' che cita funzionari della sicurezza che hanno ammesso di aver sorvegliato l'oppositore russo. (SassariNotizie.com)

Secondo il parere dei medici russi che si sono subito occupati di Alexei Navalny, non ci sarebbero le prove dell’avvelenamento sostenute sia dalla famiglia del dissidente russo sia dai suoi sostenitori. (Fidelity News)

Immagini rubate durante il tragitto dall'ospedale lo mostrano in coma, attaccato al ventilatore portatile, con la mascherina chirurgica sul volto. La clinica tedesca ha già annunciato che non rilascerà comunicati prima di lunedì, mentre i collaboratori di Navalny parlano della necessità di numerosi accertamenti. (La Tribuna di Treviso)

Semplice, 'ogni suo passo era cont… - seidimassafra : Navalny trasferito a Berlino, 'condizioni stabili' -. Ultime Notizie dalla rete : Navalny seguito Alexey Navalny è in coma ma le “condizioni sono stabili” Il Fatto Quotidiano Navalny seguito e spiato dalla polizia in Siberia. (Zazoom Blog)

Navalny a Berlino c’è arrivato in «condizioni stabili», anche se è attaccato a un respiratore. «Solo quando avremo scoperto cosa è successo a Navalny potremo cercare di capire chi lo ha voluto colpire». (Corriere del Ticino)