Come si muove Meloni fra Ue e Fanpage

Come si muove Meloni fra Ue e Fanpage Quando Giorgia Meloni si arrabbia perché ritiene le sia stato fatto un torto – come nel caso delle nomine europee per i cosiddetti top jobs, dove si è stretto un accordo in sua contumacia, nonostante sia la leader uscita meglio dal voto per il Parlamento di Strasburgo – lo dice chiaramente e, in tal modo, rivolge la situazione a suo favore. La presidente del Consiglio proverà a concretizzare questo metodo durante le trattative per la Commissione Ue. (Start Magazine)

Su altre testate

Portava a casa il risultato senza farsene accorgere, con una eleganza e una sapienza politica ormai scomparse…". "Stava franando tutto e loro si comportavano come se nulla fosse". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Berlino, che ha imposto il ritorno del rigore, ha i suoi problemi di bilancio, con il debito che cresce più che in Italia. Anche nella crescita 2023 Roma (+0,9%) tiene il passo della Francia (+0,9%) e ha batte la Germania, in recessione. (Milano Finanza)

Il sì alla triade che la tedesca formerà per i prossimi cinque anni ha trovato i numeri necessari intorno al tavolo. (Avanti Online)

Italia a mani vuote nelle nomine europee anche se cresce più di Francia e Germania

Il 18 luglio a Strasburgo la legislatura 2024-29 potrà iniziare davvero. Quel giorno, come ha confermato la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles, gli eurodeputati con ogni probabilità voteranno, a scrutinio segreto, sull’elezione della presidente della Commissione indicata dai leader, Ursula von der Leyen. (Adnkronos)

Per il Financial Times, invece, “il capo dell’estrema destra europea ha ricordato a Ursula von der Leyen che un secondo mandato alla guida della Commissione europea non sarà una passeggiata“. Il quotidiano francese Le Figaro dedica parte della prima pagina a Giorgia Meloni (Il Fatto Quotidiano)

– Un’astensione su Ursula von der Leyen, un “no” ad Antonio Costa e a Kaja Kallas. Una posizione che comunque non blocca il via libera a tutto il ‘pacchetto’ proposto dalla maggioranza Ppe-S&D-Renew che passa a maggioranza: l’ex premier socialista portoghese Costa sarà quindi presidente del Consiglio europeo, mentre dopo il via libera del Parlamento von der Leyen farà il bis alla guida della Commissione e Kallas assumerà il ruolo di Alto rappresentante per la politica estera. (Gazzetta Matin)