Nicholas Green, dopo 30 anni il killer si proclama innocente e chiede la revisione del processo
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Giura di non avere nulla a che fare con la rapina, né con quel colpo di pistola che ha ammazzato un bambino colpevole solo di trovarsi nel posto sbagliato, al momento sbagliato. A trent’anni dall’omicidio di Nicholas Green, il bambino statunitense di sette anni ucciso da un proiettile vagante sull’autostrada Salerno -Reggio Calabria, Francesco Mesiano, uno dei suoi killer si proclama innocente. Lo fa con una lettera inviata all’Ansa dal carcere in cui è recluso. (la Repubblica)
La notizia riportata su altri media
MESSINA – “Sono trascorsi 30 anni. Ero diciannovenne ma l’emozione è sempre la stessa. Nicholas mi ha dato la vita, donandomi il fegato, e ogni giorno io lo ricordo. A lui, e alla scelta dei suoi genitori, devo la vita. (Tempo Stretto)
Il 29 settembre 1994 la sparatoria sull’A3 Salerno Reggio Calabria: una pallottola raggiunse il bambino statunitense alla testa uccidendolo. Quindi il gesto dirompente dei genitori di acconsentire all’espianto degli organi che ancora oggi tiene in vita il loro amatissimo bambino Scelte di coraggio (LaC news24)
Alimentare la cultura della donazione degli organi un atto di grande responsabilità: 30 anni dopo la morte del piccolo Nicholas Green, i genitori sono tornati a Messina per ribadire il valore del gesto. (Messina)
Una percentuale di oltre il 6 per cento della sua popolazione. In Brianza, gli iscritti all’Aido, l’associazione italiana donatori organi, sono quasi 40mila. (IL GIORNO)