Bologna sotto attacco informatico: rubati 200 giga di dati riservati, club ricattato

Un brutto episodio extra-campo ha coinvolto il Bologna. Il club rossoblù è stato infatti vittima di un attacco informatico attraverso il quale sono stati rubati 200 giga di dati riservati. La società è stata inoltre ricattata, con la richiesta di somme di denaro per evitare la diffusione dei dati. Di seguito il comunicato del Bologna. "La società Bologna Football Club 1909 S.p.a. comunica che i propri sistemi di sicurezza sono stati recentemente oggetto di un attacco informatico di tipo ransomware, su un server in cloud e nel perimetro interno. (Il Romanista)

Ne parlano anche altre testate

Nota ufficiale del Bologna: “La società Bologna Football Club 1909 S.p.a. comunica che i propri sistemi di sicurezza sono stati recentemente oggetto di un attacco informatico di tipo ransomware, su un server in cloud e nel perimetro interno. (SportItalia.it)

Dopo l'attacco hacker subito nelle scorse ore, il Bologna ha diramato un comunicato ufficiale: "La società Bologna Football Club 1909 S.p.a. comunica che i propri sistemi di sicurezza sono stati recentemente oggetto di un attacco informatico di tipo ransomware, su un server in cloud e nel perimetro interno. (TUTTO mercato WEB)

Tale azione criminosa ha comportato il furto di dati aziendali che potrebbero essere oggetto di pubblicazione". Lo ha fatto sapere il Bologna, tramite una nota ufficiale sul proprio sito Web, diffidando "chiunque ne venisse in possesso dal diffondere ovvero condividere ovvero fare qualsiasi altro utilizzo di tali dati in quanto provenienti da reato". (Fcinternews.it)

BOLOGNA, Club hackerato. Pubblicati i dati di Italiano

Questa mattina il Bologna ha pubblicato sul proprio sito ufficiale la seguente nota: «La società Bologna Football Club 1909 S.p.A. comunica che i propri sistemi di sicurezza sono stati recentemente oggetto di un attacco informatico di tipo ransomware, su un server in cloud e nel perimetro interno. (Zerocinquantuno.it)

Sottratti 200 GB tra mail e documenti. Tra essi anche la schermata con la scansione del passaporto dell’allenatore Italiano, il suo contratto biennale e anche l’Iban del tecnico. I pirati informatici fanno leva sulla multa salata che potrebbe toccare alla società rossoblù. (Lettera43)

Come scrive stamani il Corriere dello Sport, il club rossoblu nelle scorse ore ha ricevuto la comunicazione sul Dark Web che i sistemi informatici sono stati perforati entrando così in possesso di migliaia di dati riservati, accusando inoltre la società rossoblù di aver violato il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, cosa che comporterebbe una multa da parte del Garante che potrebbe arrivare fino a 10 milioni di euro o al 2% del fatturato del club. (Firenze Viola)