Per le persone ma anche per i robot del futuro: ecco il primo piede artificiale di IIT

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Un piede artificiale che si comporti come un piede naturale, nel senso che non solo regga il peso del corpo e permetta di camminare ma anche possa flettersi e adattarsi autonomamente agli ostacoli e ai diversi tipi di superficie: questa, in estrema sintesi, l’idea che ha portato i ricercatori dell’Istituto italiano di Tecnologia a sviluppare SoftFoot Pro. La protesi è stata mostrata per la prima volta a Genova all’evento legato al G7 Salute alla presenza del ministro Schillaci: “Osservando camminare le persone con protesi di piede e i robot umanoidi nei nostri laboratori, abbiamo notato un incedere poco fluido dovuto anche alla caratteristica pianta piatta e rigida dei piedi di entrambi, sviluppati per garantire massimo appoggio ma incapaci di adattarsi al variare della pendenza, della conformazione del terreno e alle diverse pose come inginocchiarsi o piegarsi”, ha spiegato Manuel G. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Il viso sorridente, che tradisce anche un po' di emozione, mentre ci confida "sono molto contento, una soddisfazione inesprimibile": Flavio Gaggero dopo oltre 9 anni dall'incidente nel maggio 2015 che gli costò la perdita della gamba destra ha ritrovato alcuni dei piccoli gesti quotidiani che da allora non aveva più potuto compiere grazie alla protesi ideata dall'Istituto italiano di tecnologia, SoftFoot Pro, un piede artificiale che si adatta a diversi tipi di terreno per cui Gaggero ha accettato di fare da 'tester'. (Primocanale)

Piede artificiale flessibile (intoscana)

IIT porta al G7 Salute il prototipo del piede artificiale SoftFoot Pro

– Un piede artificiale caratterizzato da una particolare struttura bioispirata, in grado di deformarsi e adattarsi autonomamente agli ostacoli e ai cambi di pendenza: è il SoftFoot Pro progettato dall’Unità Soft Robotics for Human Cooperation and Rehabilitation dell’Istituto Italiano di Tecnologia. (Agenzia askanews)