Toti intercettato per anni, server dei pm stracolmi. Vi pare normale?

Il punto è che se per tre anni intercetti una persona notte e giorno, giorno e notte, ascoltando le sue riunioni, i suoi scherzi, le sue battute al telefono, ipotesi di politiche da mettere in atto, dialoghi con gli imprenditori e i rappresentanti dei vari settori economici o sociali… beh: anche Padre Pio rischierebbe di finire indagato. L’inchiesta di Genova che ha costretto Giovanni Toti alle dimissioni, oltre che per le assurde motivazioni che lo hanno tenuto per mesi ai domiciliari, sorprende anche per un’altra non indifferente questione: il volume di dati che la procura ha registrato intercettando l’ex governatore dall’agosto del 2021 fino alla fine del 2023. (Nicola Porro)

La notizia riportata su altri giornali

Non è mancata in questi mesi la sensazione, espressa dai suoi più stretti collaboratori, di un certo accerchiamento giudiziario che ha voluto prendere di mira «il modo di fare politica» di Toti. «In tre anni in cui è stata setacciata la vita di Toti non è mai stato trovato alcun passaggio di denaro illecito». (il Giornale)

Il materiale raccolto dai magistrati nell'inchiesta su Giovanni Toti ha messo a dura prova i sistemi informatici della giustizia genovese, ma soprattutto sta rendendo difficile il lavoro delle difese, che si trovano di fronte a una mole di registrazioni audio e video impossibile da esaminare nei 15 giorni previsti dalla legge. (il Giornale)

L’ex presidente della Liguria Giovanni Toti è stato spiato nel suo ufficio in Regione e intercettato così tanto e talmente a lungo da mandare in tilt il sistema informatico della Procura di Genova. La richiesta degli avvocati di poter ascoltare le intercettazioni scartate dalla Procura, che ha rubricato solo quelle utilizzabili a fini accusatori, nella speranza di incappare in conversazioni degli imputati che portino elementi forti alla difesa, e di avere copia delle videoregistrazioni degli interrogatori, per valutare i toni e il linguaggio del corpo, hanno disvelato la realtà ed evidenziato una situazione di totale disparità tra i pm e i legali. (Liberoquotidiano.it)

Perché capita a tutti, appunto, di essere intercettati per quattro anni a partire da quando si è rieletti presidenti della Liguria: anzi, corre voce che i pm, nel mettere sotto indagine questo cittadino di nome Giovanni, non fosse neppure informata che costui lavorasse in Regione dopo aver preso 383mila preferenze in rappresentanza del 56 per cento dei votanti. (il Giornale)

La gestione delle intercettazioni da mettere a disposizione dei difensori degli indagati o degli imputati è un problema comune per gran parte delle Procure dopo la riforma del 2020 che aumenta di dimensioni quando un’inchiesta è essenzialmente basata su di esse, come quella che ha travolto la Regione Liguria con l’arresto il 7 maggio dell’allora presidente Giovanni Toti (Corriere della Sera)

Si tratta dei video registrati dalle telecamere che la finanza aveva nascosto, fin dal 2021, nella sala riunioni dell’allora presidente Giovanni Toti in Regione Liguria, nell’ambito dell’inchiesta che lo vede imputato per corruzione, nel processo che inizierà il 5 novembre, assieme all’ex … (La Repubblica)