“I ragazzi in ostaggio” Rama spegne Tik-Tok

Il governo bloccherà l’accesso a TikTok su tutto il territorio, almeno per un anno, a partire dalle prime settimane del 2025. La mossa annunciata dal premier Edi Rama contro la piattaforma di social media che, dice il primo ministro, “sta prendendo in ostaggio i nostri figli”, rientra in una serie di misure tese a rafforzare … (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il 14enne ucciso dopo una lite social Un tema tornato alla ribalta dopo che lo scorso mese a Tirana un 14 enne è stato ucciso a coltellate da un suo coetaneo, a pochi passi dall'istituto, a seguito di una lite iniziata sui social. (ilmessaggero.it)

L’Albania si prepara a una mossa senza precedenti: il bando totale di TikTok per almeno un anno a partire dal 2025. Il primo ministro Edi Rama ha annunciato la drastica misura, definendo il popolare social network “il delinquente di quartiere” che “sta prendendo in ostaggio i nostri figli”. (Orizzonte Scuola)

«TikTok è il delinquente di quartiere. Oltre alla chiusura di TikTok, il governo albanese lancerà programmi che «serviranno a educare gli studenti e ad aiutare i genitori a monitorare i progressi dei loro figli». (il Giornale)

L’Albania blocca TikTok per un anno, piani anti social in altri Paesi

Fondato nel 1855, il Politecnico di Zurigo è uno degli atenei più prestigiosi della Svizzera. Keystone / Michael Buholzer Il Politecnico federale di Zurigo ha rivelato le misure di sicurezza applicate alle domande di ammissione di studenti e studentesse stranieri provenienti da determinati Paesi, suscitando rabbia e timore, in particolare nella comunità accademica cinese. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

La mossa annunciata oggi dal premier Edi Rama contro la piattaforma di social media che, dice il primo ministro, «sta prendendo in ostaggio i nostri figli», rientra in una serie di misure tese a rafforzare la sicurezza dei bambini nelle scuole. (leggo.it)

L’Albania ha recentemente deciso di bloccare TikTok per un anno, e questa decisione solleva interrogativi su quali strategie verranno adottate da altri governi per affrontare la questione dei social media (Virgilio)