4 di Sera, Claudia Fusani: "Perché ha vinto il centrosinistra". Cosa scorda
Sono state le forti personalità dei candidati che hanno permesso al centrosinistra di vincere? Si è parlato di questo nello studio di Paolo Del Debbio a 4 di Sera nella puntata andata in onda ieri sera, lunedì 18 novembre, su Rete 4. Al centro del dibattito la vittoria di Michele de Pascale in Emilia Romagna e di Stefania Proietti in Umbria, che hanno battuto rispettivamente Elena Ugolini e Donatella Tesei, candidate del centrodestra. (Liberoquotidiano.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Nessuna sorpresa, nessuno avrebbe mai scommesso su un risultato diverso. Dopo la vittoria del centrodestra in Liguria, l’accozzaglia rossa si è imposta in Emilia-Romagna e Umbria. (Nicola Porro)
Già alle recenti Europee si era manifestato un calo al 59%, in valori assoluti si è passati da 2.373.974 a 1.624.863 votanti, con una diminuzione di 749.111 voti espressi. Il risultato è un successo netto del campo largo che vince col 57,33% e soprattutto del Pd che raggiunge una percentuale elevata, passando dal 34,69% di Stefano Bonaccini nel 2020 al 41% di Michele De Pascale (Il Fatto Quotidiano)
– E se in Umbria la vittoria di Proietti è stata certamente favorita dal mondo cattolico e dell’associazionismo – di cui la ormai ex sindaca di Assisi è da sempre stimata rappresentante – in Emilia-Romagna si conferma anche strutturalmente quella sempiterna idea di roccaforte rossa da cui il Pd, che ha sfiorato il 43%, può aspirare a ricostruire la sua alternativa al Governo del Paese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Vittoria sia pure scontata del centrosinistra in Emilia Romagna, dove il candidato dem Michele De Pascale sfiora il 57% e stacca la sfidante “civica” del centrodestra Elena Ugolini di oltre 16 punti. (Il Sole 24 ORE)
Vincere nella fortezza rossa, dove il comunismo ha cambiato abito di scena ma non è mai morto, per la destra era impossibile; così come era logico per i dem riconquistare il potere dove il Pci e i suoi derivati avevano sempre governato dal 1970 fino al 2019, anno in cui la catena progressista s’era spezzata favorendo una vittoria della destra. (Liberoquotidiano.it)
Candidato dal Pd il 12 luglio è stato sostenuto da cinque liste e da tutti i partiti di centrosinistra, compreso il M5S. Figlio di un repubblicano e nipote di un democristia… (La Repubblica)