Calenzano, vite spezzate e passioni di Vincenzo, Carmelo, Franco, Gerardo e Davide. Dalla Juve ai cani, il tennis e la caccia
Da Nord a Sud, guidavano su è giù nelle strade del Paese per lavoro e avevano famiglie e amici che adesso raccontano ognuna delle vittime della strage degli autotrasportatori a Calenzano. Ora le comunità dove sono cresciuti o che li hanno accolti sono pronte a ricordare i cinque autotrasportatori con eventi di commemorazione, giornate di lutto con bandiere a mezz'asta e manifestazioni a sostegno della sicurezza sui luoghi di lavoro. (leggo.it)
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Biagio Rizzo ha 55 anni e da 32 lavora come autotrasportatore di carburante. A preoccuparlo c’è soprattutto il fatto che la manutenzione agli impianti dello stabilimento avvenisse in contemporanea al rifornimento della ben… (La Stampa)
Cinque lavoratori, tra autotrasportatori e manutentori, hanno perso la vita mentre si trovavano nell’area delle pensiline di carico. Con il recupero dell’ultimo disperso, il bilancio è definitivo: cinque morti e oltre venti feriti, tra cui tre in gravi condizioni. (Tiscali Notizie)
Cinque morti e 26 feriti, tra cui tre in condizioni molto gravi. (Sky Tg24 )
La prima vittima dell'esplosione verificatasi nel deposito Eni di Calenzano, Vincenzo Martinelli, aveva fatto presente già nei mesi scorsi all'azienda di trasporti per la quale lavorava di aver riscontrato una serie di anomalie nelle operazioni di carico nel sito (il Giornale)
Al deposito ENI di Calenzano si è verificata una violenta esplosione causata probabilmente dalla dispersione di vapori di idrocarburi nell’area di carico delle autobotti. (Geopop)
Manifestazione oggi a Calenzano (Firenze) con centinaia di partecipanti, tremila secondo gli organizzatori, in occasione dello sciopero provinciale indetto da Cgil, Cisl e Uil dopo la strage di lunedì mattina al deposito Eni di via Erbosa. (Tiscali Notizie)