Maxi attacco su Ucraina, ma Scholz difende sua telefonata con Putin
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha difeso la sua decisione di tenere un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin, definendolo importante. "La conversazione è stata molto approfondita, ma ha anche contribuito a far capire che il punto di vista del presidente russo su questa guerra non è cambiato molto", ha detto Scholz prima della sua partenza per il vertice del G20 a Rio. Questa ovviamente non è una buona notizia, il tutto dopo l'attacco devastante di questa notte sull'Ucraina, che a sua volta ha condannato fermamente la decisione del Cancelliere di parlare con Putin per la prima volta in due anni. (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altre fonti
Il Cremlino lo aveva detto: «Vladimir Putin è aperto ai contatti». Putin ha ascoltato Scholz parlare in tedesco, lingua che conosce molto bene dopo gli anni da agente del Kgb trasco… (la Repubblica)
«Uno scambio di opinioni dettagliato e franco sulla situazione in Ucraina». È così che il Cremlino ha commentato la telefonata tra Olaf Scholz e Vladimir Putin. (ilgazzettino.it)
Non è una questione di etichetta, di cortesia, né di lana caprina. Chi sapeva della telefonata? «Per le cose tedesche fate riferimento ai tedeschi», rispondono al Corriere dal Consiglio di Sicurezza nazionale della Casa Bianca. (Corriere della Sera)
L’unica cosa che Vladimir Putin vuole negoziare è la resa di Kiev. E’ l’accusa rilanciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, quando si avvicinano i mille giorni di guerra (il 19 novembre) e all’indomani della telefonata tra il leader russo e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la prima con un leader europeo in due anni. (OglioPoNews)
– L’Ucraina deve fare di tutto per porre fine alla guerra con mezzi diplomatici “l’anno prossimo”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista a Suspilne in occasione del centenario della radio ucraina. (Agenzia askanews)
Riavvolgere il nastro fino a giovedì, il giorno della telefonata tra Vladimir Putin, il presidente russo impegnato da mille giorni nell'invasione dell'ucraina, e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, clamorosamente in difficoltà sul fronte interno e in cerca di riscatto internazionale. (Liberoquotidiano.it)