10 punti che possiamo trarre dalle prime affermazioni di Trump sui dazi

In quello che potrebbe essere il suo primo atto da presidente, Trump ha annunciato l’imposizione di nuove tariffe su Canada, Messico e Cina non appena entrerà in carica. Sebbene la reazione iniziale del mercato sia stata contenuta per i motivi illustrati di seguito, l’impressione generale è che le tariffe siano chiaramente in cima all’agenda di Trump. Come abbiamo discusso ieri e come scrive George Saravelos, chief FX strategist di Deutsche Bank, l’annuncio è un segnale implicito che le tariffe saranno probabilmente utilizzate come strumento economico e geopolitico ad ampio raggio in questa amministrazione. (Scenari Economici)

La notizia riportata su altri media

Pensa che il prossimo presidente degli Stati Uniti intenda procedere con tariffe fino al 60%, come ha dichiarato in campagna elettorale, oppure no?«La Cina è psicologicamente preparata alla politica di Trump di aumento dei dazi. (La Stampa)

E rispetto allo yuan cinese? Il rialzo è solamente del 3,5%. Il dollaro contro l’euro ha guadagnato circa il 5,5%. (Il Sole 24 Ore premium)

E un’ulteriore misura per colpire la Cina, il principale rivale strategico: un ulteriore aggravio del 10% da sommare a ogni «tariffa addizionale» e di sicuro ai dazi medi del 15% già in vigore dagli anni della sua prima amministrazione. (Il Sole 24 ORE)

Donald inizia la guerra dei dazi (anche) contro droga e migranti

In un post pubblicato lunedì su Truth Social, Trump ha dichiarato di voler imporre nuove tariffe su Messico, Canada e Cina nel suo primo giorno di mandato, definendole parte di un giro di vite sull’immigrazione e sulle droghe illegali. (Morningstar)

Caro Avvenire, a proposito dei dazi che Trump vuole imporre per reprimere il traffico della droga illegale attraverso i confini americani, va sottolineato che il mercato degli stupefacenti funziona come un oligopolio, dove pochi potenti soggetti dominano e controllano le dinamiche di prezzi e offerta, senza mai dimenticare che dietro vi sono persone le cui vite sono colpite dalla dipendenza, dalla violenza e dal crimine. (Avvenire)

Il presidente eletto ha promesso che uno dei primi ordini esecutivi che firmerà il giorno del suo insediamento riguarderà l'imposizione a Messico e Canada di dazi del 25% su tutti i prodotti in arrivo negli Stati Uniti fino a che non metteranno fine al traffico di droga (in particolare il fentanyl, appunto) e di migranti illegali. (il Giornale)