"L'attentatore è fuggito in Turchia": giallo sull'autore dell'esplosione avvenuta a Mosca

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L'attentato che ha scosso Mosca nelle scorse ore potrebbe innescare un inaspettato effetto domino. Gli investigatori russi hanno infatti identificato l'uomo sospettato di aver fatto saltare in aria la Toyota probabilmente appartenente ad Andrej Torgashov, vice capo del centro radio trasmittente dell'unità militare di comunicazione satellitare delle Forze armate della Federazione Russa, e avrebbero pure rinvenuto il suo mezzo. (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

Nella regione di Tulcea (BlogSicilia.it)

L'aeroporto militare russo di Saki, a Novofedorivka, è in fiamme in seguito ad un attacco aereo lanciato nella notte sulla Crimea occupata: lo scrive il canale Telegram filo-ucraino Crimean Wind, che pubblica alcuni video. (Il Messaggero Veneto)

L'attacco russo, effettuato con 23 droni kamikaze tipo Shahed-136 (o Geran-2), era diretto verso la città ucraina di Izmail, situata sul Danubio a poca distanza dalla sua foce. In quel tratto, il lungo fiume rappresenta anche il confine tra Romania e Ucraina, e da quello che sappiamo alcuni droni avrebbero sconfinato finendo nei pressi del villaggio romeno di Plauru. (il Giornale)

Autobomba a Mosca: “Ferito un alto ufficiale dell’esercito impegnato in Ucraina”, ma arriva la smentita. Arrestato in Turchia un sospettato

L'uomo, il 29enne Evgeny Serebryakov, è accusato di tentato omicidio e traffico illecito di ordigni esplosivi (LAPRESSE)

Lo ha annunciato il ministro dell'Interno turco, Ali Yerlikaya, che, in una dichiarazione su X, spiega che oggi gli uffici turchi di Interpol/Europol sono stati informati dai colleghi russi che Serebryakov "era arrivato nel nostro Paese con un volo da Mosca a Bodurum" atterrato alle 9.40 ora locali. (Today.it)

Questa esplosione non ha nulla a che fare con me”, ha detto spiegando che la macchina non era la sua e che lui e la moglie non vivono nel luogo dove si è verificata l’esplosione. Un uomo e una donna sono rimasti gravemente feriti nell’esplosione di una macchina nella zona nord di Mosca. (Il Fatto Quotidiano)