L'erionite, il minerale killer più pericoloso dell'amianto: ecco il meccanismo che lo rende tossico

Nel villaggio turco di Tuzkoy, in Cappadocia, gli abitanti hanno cominciato a morire per una misteriosa malattia ai polmoni già all’inizio degli anni Settanta. All’epoca i medici diagnosticavano a questi pazienti la tubercolosi, malattia piuttosto comune all’epoca. Eppure, i farmaci contro la tubercolosi non funzionavano, e non si capiva il perché. Solo anni dopo si scoprì che contadini e allevatori del villaggio erano in realtà ammalati di mesotelioma pleurico, una grave forma di tumore al polmone scatenata dall’esposizione all’amianto. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Pur appartenendo al gruppo delle zeoliti, generalmente sicure, l'erionite è particolarmente dannosa per l'uomo quando viene inalata. Questo minerale si trova principalmente nelle rocce vulcaniche e viene utilizzato in vari settori, tra cui edilizia e agricoltura. (leggo.it)

Grazie ad un recente studio è stata scoperta una “fibra killer” potenzialmente cento volte più tossica dell’amianto: si chiama erionite. (Sky Tg24 )

Una ricerca condotta da un team italiano dell’Università Sapienza di Roma, dell’Università di Genova, dell’Enea e del Centro Interuniversitario 3R di Pisa ha svelato finalmente il meccanismo d’azione dell’erionite, fino ad ora sconosciuto. (Torino Cronaca)

È silenziosa, invisibile e letale. Si chiama erionite e potrebbe essere già intorno a noi, nelle rocce vulcaniche che compongono i materiali con cui costruiamo le nostre case e coltiviamo i nostri campi. (greenMe.it)

L’erionite, un minerale fibroso di origine vulcanica, si conferma come una delle sostanze naturali più pericolose per la salute umana. Il dramma dell’erionite è emerso con forza in un villaggio turco, dove l’esposizione prolungata a questo minerale ha provocato un’incidenza di cancro polmonare pari al 50% tra i residenti, portando all’evacuazione dell’intera comunità. (Il Sole 24 ORE)

Parliamo di un minerale fibroso presente in natura, divenuto tristemente noto dopo un forte aumento dei casi di mesotelioma pleurico maligno verificatosi verso la fine degli anni ’70 in alcuni villaggi della Turchia, dove in passato era stato ampiamente utilizzato come materiale da costruzione. (WIRED Italia)