Il varesino Davide Serino al centro del dibattito alla mostra del cinema di Venezia con "M, il figlio del secolo"

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Alla 81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, tra le presenze più discusse e rilevanti di questi giorni spicca anche il nome di un varesino: quello di Davide Serino, sceneggiatore di talento che ha firmato la sceneggiatura di “M, il figlio del secolo“, una produzione Sky che vede protagonista Luca Marinelli e che è al centro delle dibattito dopo la sua presentazione, in anteprima mondiale, alla mostra del Cinema in corso in questi giorni. (varesenews.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Una sfida, da affrontare in maniera non tradizionale. Basti pensare alla colonna sonora firmata dai Chemical Brothers. E non c'è dubbio che ci sia molto cinema, in quella che è una delle più grandi imprese seriali italiane. (Movieplayer)

Il figlio del secolo di Joe Wright, con Luca Marinelli nei panni del duce, andrà in onda su Sky nel 2025. È Benito Mussolini ma sembra il Joker. (il Giornale)

Dopo la proiezione-maratona di M - Il figlio del secolo, otto episodi che avvincono lo spettatore dalla prima scena fino all’ultima con la colonna sonora incalzante di Tom Rowland (parte del duo dei Chemical Brothers), e dopo le ovazioni in sala, una domanda corre di bocca in bocca: «E adesso, dopo questa interpretazione da Oscar, quale altro ruolo altrettanto esplosivo potrà interpretare Luca Marinelli?». (ilmessaggero.it)

M. Il figlio del secolo, la serie Sky che arriverà in tv nel 2025, ha imnotizzato il pubblico della Mostra del cinema di Venezia. (GQ Italia)

Uno straordinario Luca Marinelli nei panni di Benito Mussolini è protagonista di un kolossal in otto puntate tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega. Diretta da Joe Wright, è una fiction potentissima che con uno stile immaginifico e cinematografico racconta l’Italia: dalla fondazione dei fasci all’omicidio di Giacomo Matteotti. (Sky Tg24 )

– “Era solo ipnosi? Forse; forse non solo”. Quanto il fascismo sia ancora oggi materiale sensibile lo dice la cronaca politica, per non parlare di Mussolini che, purtroppo, agli occhi di molti prima d’essere un personaggio storico da conoscere è un brand da agitare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)