Caos Georgia, l’intervista esclusiva di Sky TG24 al premier Irakli Kobakhidze. IL VIDEO

Caos Georgia, l’intervista esclusiva di Sky TG24 al premier Irakli Kobakhidze. IL VIDEO
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Sky Tg24 ESTERI

A pochi giorni dalle contestate elezioni parlamentari, che hanno visto la vittoria del partito filorusso al potere “Sogno Georgiano”, Sky TG24 ha intervistato il primo ministro georgiano. Riguardo alla scelta tra Mosca e Bruxelles ha detto: “Non abbiamo scelta, perché la priorità della politica estera della Georgia è stipulata dalla Costituzione. Il governo è chiaramente pro europeo”. Sui Gay pride: “Pensiamo sia uno degli strumenti di propaganda, un’azione politica che non ha nulla a che fare con i diritti umani” ascolta articolo Nei giorni scorsi in Georgia si sono tenute le elezioni parlamentari. (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altri media

Anche la Georgia è stata invasa dall’esercito russo durante una breve guerra nel 2008, un episodio che ha lasciato il segno nel Paese. Il partito si presenta come l’unico in grado di evitare che la Georgia subisca lo stesso destino dell’Ucraina, che sta combattendo l’invasione russa dal febbraio 2022. (RSI.ch Informazione)

Non sarà un vertice come un altro dal momento che si terrà a Budapest e quindi avrà come padrone di casa il primo ministro ungherese Viktor Orbán che, ultimamente, ne ha fatta un’altra delle sue andando a Tbilisi per complimentarsi con i vincitori delle elezioni, quelli del partito filorusso Sogno Georgiano (il manifesto)

Il riconteggio di circa il 12% dei seggi elettorali e del 14% delle schede elettorali "non ha portato ad alcuna modifica significativa dei risultati ufficiali precedentemente annunciati", ha dichiarato l'organismo. (Tiscali Notizie)

Sulle elezioni in Georgia tanto rumore per nulla

Signor ministro, l’Europa avrebbe potuto fare di più, o fare meglio, di fronte all’interferenza russa in Moldavia e in Georgia?«Con la sua ingerenza in Moldavia e poi in Georgia la Russia prende di mira l’Europa. (Corriere della Sera)

Sulle elezioni in Georgia tanto rumore per nulla. A dichiararlo ad Afp è la commissione elettorale stessa secondo cui da questo riconteggio, che riguardava circa il 12% dei seggi elettorali e il 14% delle schede, “non ha comportato un cambiamento significativo nei risultati ufficiali precedentemente annunciati”. (LA NOTIZIA)

Il riconteggio di circa il 12% dei seggi elettorali e del 14% delle schede elettorali "non ha portato ad alcuna modifica significativa dei risultati ufficiali precedentemente annunciati", ha dichiarato l'organismo. (Sky Tg24 )